Intesa Sp Monitor distretti Triveneto: registrato un rimbalzo

Nel terzo trim., resilienti agroalimentare e poli tecnologici

NOV 18, 2020 -

Padova, 18 nov. (askanews) – Nell’estate è stato segnato un rimbalzo, il 21% delle aziende del Trentino-Alto Adige hanno indicato di essere tornate su livelli accettabili di attività, il 14% dei distretti Veneti e il 12% di quelli del Friuli Venezia Giulia, contro il 15% medio nazionale. E’ quanto emerge dal Monitor Distretti industriali del Triveneto a fine giugno 2020, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.

Il Triveneto è stato particolarmente colpito dalla crisi pandemica in corso, sia in termini di contagi sia di arresto delle attività produttive e commerciali nei mesi di aprile e maggio, con impatti complessivamente più severi in questo territorio rispetto alla media nazionale, aggravati dal crollo dei flussi turistici dall’estero.

Alla chiusura degli impianti produttivi si è sommata anche la crisi nei principali mercati di interscambio, interrompendo le catene di fornitura e impoverendo la domanda dai mercati esteri. Nel primo semestre 2020, le esportazioni complessive hanno subito una contrazione a doppia cifra, di poco inferiore a quella nazionale (-14,4% Triveneto contro il -15,3% Italia) pari a una perdita di 6,3 miliardi di euro. Il calo è stato diffuso a gran parte dei settori, con l’eccezione di agroalimentare e farmaceutica ed altri settori ad alta o medio-alta tecnologia (elettronica, cantieristica e aerospazio, chimica, gomma e plastica). I distretti del Triveneto, che esportano il 37% del manifatturiero totale, dopo aver toccato un valore di minimo nel secondo trimestre (-31,3%) hanno chiuso il semestre con una diminuzione del 18,5%, leggermente più contenuta rispetto al dato distrettuale nazionale (-19,9%) grazie alla miglior tenuta dei distretti del Trentino-Alto Adige (-13,3%) sostenuti dal comparto agroalimentare.

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