Castelmezzano conquista la bandiera arancione del TCI

In Basilicata diventano cinque le località premiate dal Touring

NOV 13, 2020 -

Milano, 13 nov. (askanews) – È un arancione che parla di bellezza, cultura, storia, accoglienza di qualità e che guarda al futuro: da oggi sul borgo di Castelmezzano sventola la bandiera arancione del Touring Club Italiano. Con questo prestigioso riconoscimento assegnato al piccolo borgo in provincia di Potenza salgono a cinque le bandiere che sventolano in Basilicata a testimonianza dell’alta qualità dell’offerta turistica (le altre sono: Guardia Perticara e San Severino Lucano, in provincia di Potenza; e Aliano e Valsinni in provincia di Matera).

Il marchio di qualità turistico-ambientale TCI è stato pensato dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita e viene conferito sulla base di rigorose valutazioni quantitative e qualitative a quelle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. In tutta Italia, sono 252 le località certificate. “L’unico arancione che ci restituisce un sorriso e una speranza. In un momento come questo che stiamo vivendo, ottenere il riconoscimento di “località eccellente dell’entroterra” fa molto piacere perché significa guardare in prospettiva e poter avere lo sguardo su nuovi progetti – ha detto con orgoglio Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano – Una conferma al nostro lavoro che da oltre vent’anni va nella direzione di far conoscere al di fuori dei nostri confini regionali, il borgo e il fascino delle Dolomiti lucane che lo circondano. Da sempre cerchiamo di far sentire i nostri ospiti di casa, basandoci sull’esaltazione dei rapporti umani, sulla spontaneità delle nostre tradizioni, obiettivi che sono gli stessi del Touring e che trovano, nella situazione contingente, una spinta per rilanciare un approccio al viaggio attento e consapevole”.

Castelmezzano con la chiesa madre di Santa Maria dell’Olmo e la sua maestosa facciata in stile romanico, i ruderi del fortilizio Normanno, con la ripida gradinata scavata nella roccia da cui ammirare la vallata del fiume Basento e gli altri suoi tesori di arte e di storia diventa anche in questo periodo autunnale – e appena l’emergenza pandemia sarà un po’ rientrata – un gioiellino tutto da vivere per passeggiate nel segno della lentezza e dell’autenticità, per un ritorno alle origini. “A tutto quello che il nostro comune può vantare vanno aggiunte e ricordate le intuizioni felici dei nostri grandi attrattori: dal Volo dell’Angelo alle vie Ferrate, dal percorso delle Sette Pietre, al ponte nepalese, passando per lo spettacolo multimediale in notturna La Grande Madre. Attrazioni che negli anni hanno rafforzato la capacità di comunicazione del turismo esperienziale. Il nostro impegno che ha portato a nuovi posti di lavoro, aumento della capacità recettiva, e a migliaia di turisti ha trovato così la sua conferma in questa approvazione da parte del Touring, associazione privata non profit che da 126 anni si prende cura dell’Italia come bene comune”.

Sul sito benvenuto.bandierearancioni.it si trovano tutte le descrizioni e cosa c’è da vedere e fare nel borgo lucano.