Lockdown Sport punisce i giovani, sono un occupato su 2 in Europa

Il numero di addetti nel settore è già crollato del 6%

OTT 27, 2020 -

Roma, 27 ott. (askanews) – Colpiscono uno dei settori che occupa maggiormente giovani, le chiusure o limitazioni alle attività nello sport decise da vari governi come a marzo per cercare di frenare la diffusione del Covid. Secondo i dati di Eurostat, in media nell’Unione europea quasi un occupato su due nello sport, il 48% ha tra 15 e 34 anni. Poco meno di un altro terzo degli occupati (30%) ha tra 35 e 49 anni e il rimanente 23% ha più di 50 anni, con una leggera prevalenza di uomini (57%).

Complessivamente il settore occupa 801.700 persone, che secondo l’ente di statistica Ue rappresentano lo 0,4% dell’occupazione totale. Ma con quote molto variabili tra Paesi.

In ogni caso il lavoro nello sport ha già pagato a caro prezzo i lockdown: secondo Eurostat nel secondo trimestre il numero di occupati è crollato del 6% rispetto a quello che si registrava nel primo trimestre e i più colpiti sono stati proprio gli addetti della fascia di età più giovane: 15-34 anni e maggiormente tra gli uomini, con un meno 18% a fronte di un meno 13% sulle donne.

In media nell’Unione europea si contano 215 lavoratori nello sport ogni 100mila abitanti. Il livello più elevato è quello della Svezia, più del doppio con 583 addetti, seguita da Cipro (340) e Irlanda (327). All’opposto i livelli più bassi sono quelli di Belgio (solo 81 addetti nello sport ogni 100mila abitanti), Polonia (109) e Repubblica Ceca (123). Italia si colloca poco sotto la media, con circa 175 addetti ogni 100 mila abitanti.