Intesa Sp, Gros-Pietro: vogliamo essere una banca d’impatto

"Fare impresa in generale, in senso economico, non basta più"

OTT 15, 2020 -

Roma, 15 ott. (askanews) – Intesa Sanpaolo vuole essere sempre più una “banca d’impatto”. Lo ha affermato il presidente Gian Maria Gros-Pietro, secondo cui “come banca siamo ai vertici in Europa, con una funzione centrale in Italia e non, abbiamo mille filiali all’estero. Ma questo non basta, fare banca e impresa in generale in senso economico non basta più. Vogliamo essere una banca d’impatto, come inserito nel piano d’impresa 2018-2021”.

“Ci sono – ha spiegato il presidente – gli obiettivi sociali e ambientali che vogliamo raggiungere, guardare al futuro, alla ricerca scientifica, all’economia circolare, alla libertà di scelta delle persone. Nel lockdown abbiamo donato 100 milioni arrivati subito alla Protezione civile, le strutture pubbliche e private devono collaborare e abbiamo dimostrato che è possibile”.

Gros-Pietro è intervenuto per la presentazione della mostra “China Goes Urban. La nuova epoca della citta’” al Museo d’arte orientale di Torino (Mao), curata dal Politecnico di Torino e da Prospeckt Photographers con la Tsinghua University di Pechino e organizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo. “Il significato di una collaborazione come questa – ha sottolineato il presidente – è legata anche all’importanza di un evento scientifico e culturale così importante specie in questo periodo”.

“La nostra presenza in ambito culturale – ha aggiunto Gros-Pietro – è insita nel nostro Dna, attraverso il Progetto Cultura e le Gallerie d’Italia, i musei della banca a Milano, Napoli, Vicenza. Le Gallerie d’Italia saranno anche a Torino: Palazzo Turinetti ospiterà la quarta sede dedicata alla fotografia e alla video-arte. Questa iniziativa ci permette di rafforzare i rapporti con le istituzioni culturali e con il Politecnico di Torino e di conseguenza anche con la prestigiosa università Tsinghua in Cina”.