Mise: fondo da 200 milioni per sostegno a start-up e pmi innovative

Potrà co-investire nel capitale assieme a investitori regolamentati

AGO 28, 2020 -

Milano, 28 ago. (askanews) – Il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il decreto attuativo del Dl Rilancio con il quale sono stati stanziati 200 milioni di euro per il sostegno e il rafforzamento, sull’intero territorio nazionale, delle start-up innovative e pmi Innovative. Le risorse, allocate sul fondo di sostegno al Venture Capital istituito presso il MiSE, verranno affidate al Fondo Nazionale Innovazione per sostenere investimenti nel capitale di startup e pmi innovative in co-investimento con investitori regolamentati o qualificati.

“Con la firma del decreto attuativo affidiamo, in tempi record, al Fondo Nazionale Innovazione le risorse necessarie per sostenere le nostre start up e pmi innovative in un momento di grave difficoltà economica e finanziaria e conseguente all’emergenza sanitaria – ha commentato Patuanelli – Abbiamo colto questa esigenza e insieme alle associazioni e agli operatori del settore abbiamo cercato di farvi fronte, consapevoli di non poter disperdere il patrimonio innovativo delle nostre imprese, fondamentale per la crescita del nostro Paese e la creazione di posti di lavoro”.

Al fine d’incentivare nuovi investimenti, si prevede che gli investimenti dovranno essere rivolti verso Startup e pmi innovative che stiano effettuando round d’investimento o che l’abbiano già effettuato al massimo nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del Dl Rilancio. Attraverso il fondo potranno essere erogate risorse fino a un massimo di 4 volte il valore dell’investimento degli investitori privati nel limite complessivo di 1 milione per singola startup o pmi innovativa.

È prevista nei primi sei mesi di operatività del fondo anche una procedura accelerata di valutazione per imprese già beneficiarie dello strumento Smart&Start, altro strumento di finanziamento attivo presso il MiSE e gestito da Invitalia, nonché per le startup e le pmi innovative, che hanno subito una riduzione dei ricavi realizzati nel corso del primo semestre del 2020 di almeno il 30% rispetto ai ricavi ottenuti nel primo semestre o nel secondo semestre 2019, dimostrabile attraverso una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo.