Roma, 6 ago. (askanews) – Fileni potrà contare sul sostegno finanziario della Bnl, in partnership con la Sace, “per realizzare importanti investimenti produttivi che andranno a rafforzare ulteriormente la sostenibilità delle sue attività e la competitività in Italia e nel mondo”. Lo affermano l’azienda marchigiana, la banca del gruppo Bnp Paribas e la Sace. La Bnl “ha strutturato, a favore dell’azienda attiva nel settore delle carni avicole biologiche, un positive loan da 15 milioni”.
È un prestito “dalla formula innovativa, garantito al 50% dalla Sace, le cui condizioni economiche sono strutturate per diventare ancora più favorevoli al conseguimento di precisi obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, costantemente monitorati e misurati”. Fileni si impegna a usare il finanziamento “per interventi finalizzati a ridurre le emissioni di gas climalteranti (CO2) nei processi di produzione e per sostenere l’estensione all’intera gamma del nuovo packaging sostenibile, realizzato in bioplastiche totalmente biodegradabili e compostabili”.
“Chi come noi opera con passione nell’alimentare biologico – spiega Roberta Fileni, componente del cda della società – non smette mai di studiare progetti che consentano di migliorare e progredire. Ma allo stesso tempo avverte in modo speciale la consapevolezza che ogni nuovo obiettivo, per quanto desiderabile, vada soppesato in chiave di sostenibilità economica, in primo luogo per rispetto verso quanti fanno affidamento sull’azienda”.
“Il nostro sostegno al gruppo Fileni – sottolinea Regina Corradini D’Arienzo, responsabile della divisione Corporate banking della Bnl – per la realizzazione di investimenti in sostenibilità, è l’ulteriore conferma di come il rispetto per l’ambiente e per le persone sia al centro della nostra strategia di business”.
“Il ‘positive banking’ di Bnl e Bnp Paribas – aggiunge Corradini D’Arienzo – è la sintesi di come, oltre che un primario operatore economico-finanziario, vogliamo essere sempre di più un gruppo impegnato nella società e per la società, in particolare ora che il benessere collettivo è diventato un bene prezioso da perseguire tutti insieme, per un futuro migliore. E ciò partendo dalla qualità dei prodotti e dalla sostenibilità ambientale e sociale dei processi produttivi”.