L’Italia con Leonardo in prima linea nella lotta ai roghi estivi

Aerei ed elicotteri italiani contro le fiamme in tutto il mondo

AGO 4, 2020 -

Milano, 4 ago. (askanews) – In questi giorni di metà estate 2020, complice il caldo torrido, in tutto il mondo c’è una lotta senza quartiere agli incendi boschivi che stanno distruggendo ettari di verde e causando gravi problemi in tanti Paesi. E, in molti casi, è l’industria aerospaziale italiana a essere in prima linea nella lotta alle fiamme.

L’azienda Leonardo, tra le più importanti al mondo nei settori dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza, con i suoi aerei ed elicotteri appositamente attrezzati è un punto di riferimento per la lotta agli incendi e la protezione dell’ambiente. Si tratta di velivoli come i C-27J “FireFighting” o vari modelli di elicottero come gli AW-109-119-139-169-189, progettati e configurati per combattere gli incendi e utilizzati assieme a sistemi di comunicazione per la gestione delle emergenze, sensori e tecnologie spaziali e satellitari per il monitoraggio dell’ambiente.

Il C-27J “FireFighting” è la versione antincendio dello Spartan, aereo militare da trasporto, impiegato in 87 esemplari da 15 Forze armate di tutto il mondo e dall’Aeronautica militare italiana. Una prima versione “FireFighting” su base C-27J denominata “Guardian” e sviluppata in cooperazione con Caylym, prevede lo sgancio sull’area colpita dalle fiamme di contenitori biodegradabili di sostanza ritardante. Ad oggi è questa soluzione è stata adottata dalle Forze Aeree del Peru e della Romania.

La versione del C-27J antincendio, equipaggiato con la nuova configurazione del sistema roll-on/roll-off Fire Attack System (FAS) realizzato dall’azienda leader mondiale del settore, DART/Simplex Aerospace, rappresenta una soluzione tecnologica estremamente efficace e versatile per la missione: in questo caso è previsto un “pallet-missione” che può caricare a bordo un serbatoio rigido con incrementata capacità rispetto alla soluzione precedente.

Nell’ambito poi del Consorzio Europeo SCODEV, Leonardo sta studiando e sperimentando una ulteriore innovativa soluzione che prevede la possibilità di riempire il serbatoio anti-incendio volando su un breve tratto di mare o di lago oppure sul corso di un fiume, senza ricorrere al rientro alla base per il rifornimento d’acqua: tale soluzione prevede un sistema aspirante per caricare l’acqua in modo sicuro mentre il velivolo è in volo ad una quota di circa 30 metri. Numericamente elevata è anche la possibilità di equipaggiare come “FireFighting” velivoli C-27J già in servizio in tutti gli angoli del globo.

Per quanto riguarda gli elicotteri, invece, sono quasi 120 su 600 in totale gli elicotteri italiani utilizzati nella lotta agli incendi in tutto il mondo, la maggior parte delle quali di nuova generazione e con una concentrazione a livello geografico di oltre il 60% in Europa, più del 20% in Asia e oltre il 10% in America Latina.

Attualmente la gamma prodotti dedicata di Leonardo, con modelli in classi di peso tra le 3 e le 9 tonnellate, comprende principalmente il monomotore AW119, il bimotore leggero AW109 Trekker e la famiglia di elicotteri di nuova generazione AW169, AW139 e AW189. A questi si aggiunge l’elicottero a pilotaggio remoto della classe dei 200 kg AWHERO che può essere impiegato in particolare per il monitoraggio ambientale e la valutazione dei danni.

Tutti i modelli possono impiegare la tradizionale benna attaccata al gancio baricentrico per il trasporto di acqua sull’obiettivo oppure, nel caso dei modelli AW139 e AW189, un avanzato e più compatto sistema SIMPLEX in posizione ventrale. A ulteriore supporto della missione, l’elettronica e i sensori di bordo permettono di analizzare il livello di estensione degli incendi e il modo in cui cambiano in base alle condizioni del terreno e del vento, condividendo in modalità wireless con le squadre a terra tutte le informazioni per un più rapido, consapevole e efficace coordinamento degli interventi. Esistono inoltre sistemi di rilevamento dei telefoni cellulari che consentono di intervenire per il recupero di dispersi in aree colpite dalle fiamme dove il livello di ricezione e comunicazione è scarso.