Istat: Pil nel secondo trimestre -12,4%, crollo senza precedenti

Rispetto a un anno fa -17,3%. Pil acquisito per il 2020 a -14,3%

LUG 31, 2020 -

Roma, 31 lug. (askanews) – Crolla di oltre il 12% il Pil italiano nel secondo trimestre a causa della crisi del coronavirus, dopo il pesante -5,4% nei primi tre mesi dell’anno. Lo comunica l’Istat, secondo cui ad aprile-giugno il Pil è diminuito del 12,4% rispetto a gennaio-marzo e del 17,3% nel confronto con il secondo trimestre del 2019. Con questo -12,4% il Pil segna “il valore più basso dal primo trimestre 1995, periodo di inizio dell’attuale serie storica”.

Il secondo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto a gennaio-marzo sia nei confronti del secondo trimestre del 2019. La variazione congiunturale “è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi, dall’agricoltura, silvicoltura e pesca, all’industria e al complesso dei servizi. Dal lato della domanda, c’è un contributo negativo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte) sia della componente estera netta”. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,3%.

Dopo la forte riduzione nel primo trimestre (-5,4%), spiega l’istituto di statistica, “l’economia italiana nel secondo trimestre ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate”. La caduta del Pil “si colloca all’interno di un contesto internazionale dove le principali economie registrano riduzioni di analoga portata a causa del diffondersi della pandemia”.

Glv