Cnh: utile semestre crolla a 307 milioni (-55,6%), pesa il Covid

Heywood: una performance di business migliore del previsto

LUG 30, 2020 -

Roma, 30 lug. (askanews) – Durante il secondo trimestre del 2020, la pandemia di Covid-19 ha continuato a incidere negativamente sulla maggior parte dei mercati finali e sulle attività di Cnh Industrial. Il gruppo ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con ricavi in calo del 21,3% a 11,039 miliardi di dollari e un utile netto a 307 milioni in flessione dell 55,6%.

Nel secondo trimestre i ricavi consolidati sono stati pari a 5,6 miliardi, in diminuzione del 26% rispetto al secondo trimestre del 2019 (in calo del 23% a cambi costanti). L’utile netto è stato di 361 milioni, con un calo del 15,5%, comprensivo di un provento pari a 1,475 miliardi per la rimisurazione al fair value della partecipazione in Nikola Corporation, parzialmente compensato da oneri per svalutazioni non-cash per 840 milioni principalmente relativi al goodwill riferibile a Construction, nonchè da costi per l’ottimizzazione di attività pari a 282 milioni, perlopiù determinati dagli impatti negativi del Covid-19 sui mercati finali europei dei veicoli usati.

“Cnh Industrial – afferma la presidente e amministratore delegato pro tempore Suzanne Heywood – è riuscita a navigare con successo nelle condizioni in rapida evoluzione del mercato finale di questo secondo trimestre. Entro la fine di maggio tutti i nostri stabilimenti e magazzini ricambi sono tornati pienamente operativi applicando integralmente i nuovi protocolli di salute e sicurezza Covid. Questo significa che eravamo ben posizionati per fornire i nostri prodotti ai mercati finali che si sono ripresi in anticipo rispetto alle aspettative, consentendoci di realizzare una performance di business migliore del previsto con una modesta generazione di free cash flow”.