“Nessuna criticità per le casse dello stato” (la smentita del Tesoro)

"Cassa ed entrate in linea con aspettative"

LUG 24, 2020 -

Roma, 24 lug. (askanews) – La cassa e le entrate statali sono in linea con le aspettative. Lo scrive il Mef in una nota negando che ci sia criticità nel bilancio dello Stato. “In merito a presunte notizie comparse su alcuni media riguardanti il Bilancio dello Stato, è utile puntualizzare quanto segue – si legge nella nota -. L’andamento delle disponibilità di cassa e la previsione dei saldi futuri sono del tutto in linea con le aspettative contenute nei documenti di finanza pubblica”.

“I dati consolidati relativi alla liquidità disponibile per i mesi passati – prosegue il Mef – sono pubblici e rinvenibili sul sito del debito pubblico, il mese di giugno si è chiuso con disponibilità liquide pari a oltre 60 miliardi di euro mentre per il mese di luglio è atteso un saldo superiore agli 80 miliardi”.

“Come è possibile verificare dal confronto con gli stessi dati del 2019 – aggiunge il Tesoro -, le disponibilità liquide del Tesoro nel 2020 sono vicine a quelle registrate lo scorso anno, un dato particolarmente significativo tenuto conto dei diversi provvedimenti legislativi adottati per fronteggiare l’emergenza Covid-19, compreso il dilazionamento e la proroga delle scadenze fiscali. Al momento, le previsioni dei saldi giornalieri fino alla fine dell’anno non mostrano alcun elemento di criticità, confermando la storica ampia disponibilità di cassa per far fronte a ogni scadenza o impegno futuro”.

“Inoltre – prosegue il Mef -, i segnali che vengono dalle aste sui titoli pubblici confermano la fiducia dei mercati. L’attività di emissione del Tesoro per far fronte alle maggiori esigenze di finanziamento ha portato ad oggi ad emissioni lorde per oltre 353 miliardi di euro, quasi 100 miliardi più del 2019 che nello stesso periodo vide emissioni per circa 256 miliardi. L’azione della Bce, la risposta forte e coesa dell’Unione Europea e la fiducia degli investitori domestici e internazionali nei confronti dell’Italia hanno portato a un restringimento dello spread oggi tornato ai livelli di inizio anno a circa 145 punti base, per un rendimento del btp decennale in area 1%. In questimesi tutte le emissioni hanno avuto infatti copertura ampiamente soddisfacente con rendimenti spesso anche inferiori a quelli corrispondenti del mercato secondario”.

“Sotto il profilo delle entrate tributarie – conclude il Tesoro -, dopo i mesi di lockdown emergono con i versamenti del mese di luglio segnali particolarmente incoraggianti di ripresa delle attività economiche. In particolare, i primi dati del mese mostrano per l’Iva, indicatore anticipatore del ciclo, una caduta limitata a -4,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (a giugno la variazione tendenziale era stata del -19,7%, a maggio del -30%, ad aprile del – 33,4%)”.

Sen/Int11