Enel e Fca, per l’auto elettrica Italia può essere in prima fila

Rapporto Symbola: competenze e tecnologie lungo tutta la filiera

LUG 8, 2020 -

Roma, 8 lug. (askanews) – L’Italia può essere “in prima fila” nel nuovo mercato mondiale dell’auto elettrica. Lo sostiene il rapporto “100 Italian e-mobility stories 2020” realizzato da fondazione Symbola ed Enel in collaborazione con Fca. L’Italia “può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike (nelle bici l’Italia nel 2019 ha confermato il primato di primo produttore ed esportatore europeo) e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici”.

Nella componentistica c’è “il cuore pulsante di questa filiera, in cui le nostre aziende creano, prototipano e realizzano motori, statori, freni, elettronica e componentistica, fino a scocche e pacchi batterie con la presenza di un Battery hub dedicato all’assemblaggio a Torino. Ma anche designer, chiamati in tutto il mondo a ripensare le nuove forme della mobilità elettrica”.

E per arrivare alle forme più avanzate di mobilità, “non mancano i servizi di sharing, le multiutility, le soluzioni per la ricarica, le relative app e la comunicazione e gli studi di associazioni a supporto della filiera. Un sistema ricchissimo di competenze che in Italia si distribuiscono lungo tutto il paese, concentrandosi in alcuni centri come il polo di Torino, la Motor Valley emiliana, il distretto di Brescia e il polo dell’automotive abruzzese”.

Nello studio l’e-mobility italiana viene “raccontata da 100 storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica. Dal design alla produzione di veicoli, dalla componentistica alle batterie fino alle infrastrutture di ricarica: l’Italia occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile”.

“Raccontiamo un’Italia – ha detto l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace – che gioca un ruolo di primo piano nel processo di transizione verso la mobilità sostenibile: 100 storie di idee, tecnologie e progetti portati avanti con passione e determinazione, che rappresentano un’importante opportunità economica e contribuiscono allo sviluppo del settore automobilistico e dell’intero paese”.

“La crescente concentrazione della popolazione mondiale – ha aggiunto Starace – in grandissime aree metropolitane chiede a gran voce un ripensamento di tanti stili di vita. Questo passa necessariamente attraverso una mobilità sostenibile, pubblica e privata, che non sia dannosa per l’ambiente e che si annuncia prepotentemente e sempre più chiaramente elettrica”.

Glv