Cannabis, dopo boom vendite Flower Farm punta sul crowdfunding

In 6 mesi supera ricavi 2019 e ora l'azienda italiana vuole crescere

GIU 30, 2020 -

Roma, 30 giu. (askanews) – Dopo un boom di vendite con il lockdown, Flower Farm, tra i principali attori italiani della cannabis legale si lancia a caccia di nuovi finanziamenti tramite crowdfundind utilizzando CrowdFundMe, la piattaforma di Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt quotata a Piazza Affari.

Secondo quanto riporta un comunicato, la società, che detiene il più grande impianto indoor europeo di cannabis, ha superato nei primi sei mesi del 2020, con circa 3 milioni di euro, il fatturato dell’intero 2019 (2,4 milioni di euro). Le vendite di aprile e maggio hanno rispettivamente segnato aumenti del 400% e 550%, per effetto della quarantena.

E ora Flower Farm conta di chiudere il 2020 con un giro d’affari di 6,9 milioni (+287% sul 2019). La società con produzione e distribuzione copre l’intera filiera dei prodotti a base di Cannabis legale ad alto contenuto di Cbd, principio attivo riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale per i suoi potenziali effetti rilassanti, anti-convulsivanti, anti-distonici, antiossidanti e antinfiammatori.

La capacità produttiva di Flower Farm si estende per tutta la penisola, partendo dalla Lombardia, dove detiene oltre 1.000 metri quadrati di spazio indoor (in provincia di Varese), fino alla Puglia dove è presente con 20 ettari di spazio outdoor e greenhouse (serra) che le permettono di produrre più di 10 tonnellate di materia prima all’anno. A questi spazi si aggiungono tutti i terreni messi a disposizione da coltivatori, dislocati in varie regioni.

I fondi raccolti nella campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che punta a un obiettivo minimo di 300mila euro e a uno massimo di 1,2 milioni saranno utilizzati da Flower Farm sull’ampliamento dei siti produttivi, conclude il comunicato, della gamma dei prodotti per il segmento cosmetico e sportivo, per il lancio delle linee food e petfood, l’apertura di nuovi sedi estere e la creazione di laboratori d’estrazione.