Fase 3, Coldiretti: ritardo dei fondi Ue affossa l’agricoltura

Prandini: nuove risorse potranno essere usate non prima del 2022

GIU 4, 2020 -

Roma, 4 giu. (askanews) – I tempi lunghi per l’erogazione dei fondi europei per la crisi del coronavirus sta affossando l’agricoltura. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, intervenendo all’incontro in streaming su Agricoltura e sviluppo rurale nel bilancio Ue 2021-2027 ed emergenza Covid-19 promosso dalla commissione europea e dall’europarlamento.

“Siamo fortemente preoccupati – ha sottolineato Prandini – per la tempistica delle risorse messe a disposizione dall’Ue con il Next Generation Eu per fronteggiare l’emergenza coronavirus, perchè il regolamento prevede che questi nuovi fondi potranno essere usati non prima del 2022 nella migliore delle ipotesi. Questo per noi è assolutamente inaccettabile per il periodo drammatico che l’agricoltura italiana sta attraversando”.

“A causa del coronavirus – ha spiegato il presidente – non abbiamo un settore produttivo in ambito agricolo che non sia in sofferenza. Purtroppo dobbiamo sottolineare che l’Europa sotto questo punto di vista non è stata tempestiva e a oggi non ha provveduto con stanziamenti sufficienti rispetto ai danni che le nostre aziende stanno subendo. Occorre creare le condizioni per le quali queste risorse vengano messe subito a disposizione senza attendere la futura Politica agricola comune (Pac)”.

La preoccupazione degli agricoltori riguarda infatti anche il tema dei finanziamenti previsti dal Quadro finanziario pluriennale per la Pac. “Risorse che non ci possiamo permettere di perdere – ha avvertito Prandini – ma neppure di togliere dalla Pac e utilizzare per altri obiettivi come il New green deal, che deve essere sostenuto da fondi propri”.