Trasporto aereo, Atri: 2 o 3 anni per tornare a valori pre-covid

Adr a webinar Golden Blue: speriamo graduale ripresa da 3 giugno

MAG 22, 2020 -

Roma, 22 mag. (askanews) – Si è svolta la seconda edizione del ciclo di webinar “Turismo – viaggio tra gli operatori del settore per capirne il cambiamento in atto” organizzato da Global Blue, leader del settore del tax free shopping, e dedicato – grazie alla partecipazione di Stefano Gardini, Presidente di Associazione italiana travel retail-ATRI, e Raffaele Pasquini, Head of Marketing&Business Development- Aeroporti di Roma – al futuro del settore aeroportuale, asse strategico per la ripresa del turismo, soprattutto di quella parte legata ai flussi internazionali.

“La situazione è molto complessa e la principale variabile critica da considerare per provare a ipotizzare il futuro è quella economica” ha specificato Stefano Gardini, Presidente di Associazione italiana travel retail-ATRI. “In uno scenario di ripresa, credo che per il settore aeronautico ci vorranno 2 o 3 anni per tornare ai valori pre-Covid del 2019”.

Ma come cambierà questo mercato? “Si andrà verso un settore più concentrato, con un mix differente sia nella domanda sia nell’offerta dei voli” ha proseguito il Presidente di ATRI. “Credo si vada verso uno scenario nel quale alcuni vettori potranno uscire dal mercato, con il segmento delle low cost che potrebbe essere ridimensionato, sicuramente più concentrato. Gli interventi di Stato, d’altra parte, consentiranno la sopravvivenza di alcuni a scapito di altri, soprattutto di coloro che hanno capitali interamente privati. La conseguenza immediata sarà rappresentata da tariffe medie più alte, con una conseguente contrazione dei segmenti più elastici. Il modello delle low cost potrebbe soffrire del calo dei viaggiatori della fascia “leisure” e l’equilibrio tra domanda e offerta potrebbe spostarsi su una prevalenza di voli tradizionali, mercati e segmenti business”.

“D’altra parte, però – ha sottolineato Gardini – l’innovazione tecnologica, con la crescita di telelavoro, e teleconferenze, potrebbe impattare parzialmente riducendo le esigenze dei viaggi business, congressuali e fieristici. Potrebbe essere minore l’impatto negativo nelle aree ad alto livello di imprenditorialità per il forte legame tra le sedi produttive e le necessità tecnico-commerciali delle aziende del territorio. Avremo sicuramente un modo di volare radicalmente diverso”.

Uno scenario nel quale non possono essere lasciati in secondo piano i flussi internazionali. “Va fatta grande attenzione ogni qualvolta si dice che il mercato turistico ed aeroportuale potrà vivere solo del turismo domestico» ha avvertito Raffaele Pasquini, Head of Marketing & Business Development – Aeroporti di Roma. “Gli aeroporti sono aziende inserite in un contesto di mercato, ed è noto a tutti quanto siano fondamentali, per quantità e qualità, i flussi internazionali ingresso sull’Italia. A Fiumicino, in questi mesi di profonda crisi, abbiamo gestito flussi giornalieri pari al -95% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno” ha aggiunto Pasquini. “La previsione della riapertura interregionale, e delle frontiere italiane verso l’Europa, previsto per il 3 giugno è sicuramente un bel passo avanti; ci auguriamo dunque sia l’avvio di una graduale ripresa, e gli annunci di questi giorni da parte di diversi vettori europei circa una possibile ripartenza ci portano a guardare con maggior ottimismo ai prossimi mesi. Il panorama rimane altamente incerto, ma ADR è pronta ad accogliere nei propri scali flussi crescenti di passeggeri, avendo già posto in essere un ampio set di misure a favore di una nuova healthy experience aeroportuale”.

Nel corso del webinar si è toccato anche il tema del dell’approccio che i passeggeri potranno avere sia verso lo stare in aeroporto sia verso la scelta della compagnia aerea: sicuramente, hanno concordato Gardini e Pasquini, si apre una nuova fase, con il tema della salute che può diventare una leva centrale anche nelle politiche di marketing.