Turismo organizzato: deluse le aspettative, così non ri-partiamo

Lanciata una campagna social per il dissenso del settore

MAG 21, 2020 -

Milano, 21 mag. (askanews) – Il decreto Rilancio ha profondamente deluso le aspettative del turismo organizzato: “Non prevede nulla di significativo per il settore – si legge in una nota – e distrugge le prospettive di ripresa del comparto, che conta 13.000 imprese tra agenzie di viaggi, tour operator e organizzatori di eventi, 80.000 addetti e un valore di 20 miliardi, a cui si aggiungono 650.000 posti di lavoro e 85 miliardi di volumi creati dall’indotto. Sono a rischio entro giugno oltre mezzo milione di occupati nella filiera”.

Il Manifesto per il Turismo Italiano e le imprese del turismo organizzato continuano a battersi affinché il decreto venga modificato e integrato prima che diventi legge. Quattro i punti su cui si chiede di intervenire: l’aumento della capienza del fondo per il turismo organizzato e gli eventi, modifiche agli ammortizzatori sociali e al tax credit vacanze (Bonus Vacanze), credito di imposta per gli affitti senza limiti di fatturato ed esteso anche alle aziende del turismo.

Come atto di protesta è stata lanciata la campagna social con il gruppo Facebook #cosinonriparto, che in un solo giorno ha raggiunto quasi 5.000 iscritti, per manifestare il dissenso del settore. Il gruppo invita tutta la filiera del turismo a postare immagini simboliche di imprenditori, lavoratori, agenti di viaggio che, metaforicamente, “fanno le valigie” dalla propria attività.