Contratti, Landini a Bonomi: no a revisione, subito i rinnovi

Lì troviamo risposte a nuovi problemi, serve legge rappresentanza

MAG 21, 2020 -

Roma, 21 mag. (askanews) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, è contrario a rivedere il sistema contrattuale e sollecita invece le associazioni datoriali a rinnovare i contratti perché lì si trovano già le risposte ai problemi nati con l’emergenza sanitaria.

“Non c’è da revisionare nulla, a Confindustria dico di rinnovare i contratti nazionali – ha detto nel corso di un’iniziativa sui trasporti commentando le affermazioni del nuovo presidente degli industriali Carlo Bonomi – lì dentro possiamo trovare tutte le risposte ai problemi nuovi che stiamo discutendo: come si fa la formazione, come si gestiscono gli orari di lavoro, come si aumenta l’utilizzo degli impianti, come si riconosce la professionalità e come si danno diritti a chi lavora da casa. Attraverso i contratti che ci sono e al sistema contrattuale vigente abbiamo tutte le condizioni per affrontare questo nuovo processo”.

Del resto, ha proseguito, la contrattazione è “lo strumento che permette una corretta e avanzata mediazione tra i vari interessi in gioco. Se qualcuno pensa, non l’ha detto il presidente di Confindustria, che però dietro alla parola revisione c’è l’idea di non rinnovare i contratti e di cancellare la contrattazione collettiva nazionale non è la strada di cui ha bisogno il Paese e non è il momento di affrontare questo tema. Quindi, no revisione e sì al rinnovo dei contratti da subito. Gia da domani”.

Secondo il numero uno della Cgil “c’è da qualificare la contrattazione. Un sistema contrattuale ce l’abbiamo già. Siamo gli unici in Europa ad avere un sistema contrattuale condiviso qualche anno fa da tutte le parti sociali e abbiamo addirittura la possibilità di andare a una certificazione della rappresentanza, in modo che chi contratta si sa chi sia e chi rappresenti. Avremmo bisogno di una legge sulla rappresentanza che recepisce questi accordi che sono stati già fatti – ha aggiunto – in modo che si cancellino i contratti pirata”.

Vincenzo Sannino