Coronavirus, accordo Abi-sindacati su misure sicurezza per Fase 2

"Regole prevenzione essenziali per tutela lavoratori e clienti"

APR 28, 2020 -

Roma, 28 apr. (askanews) – Accordo tra l’Abi e i sindacati sulle misure di sicurezza per la “fase 2” della crisi del coronavirus. L’associazione bancaria e i segretari generali di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin hanno condiviso un protocollo sulle “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19 per garantire l’erogazione dei servizi del settore bancario” in base al Dpcm del 26 aprile.

L’Abi e i sindacati “hanno tempestivamente adeguato le misure di sicurezza del settore alla luce del provvedimento emanato dal governo domenica sera e delle prospettive che ne derivano. Nel corso del confronto è stato in primo luogo considerato il complesso quadro di riferimento in cui le banche continuano a essere chiamate ad assicurare la continuità dei servizi, così come previsto fin dall’inizio dell’emergenza”.

Con questo protocollo, spiega Palazzo Altieri, “le parti hanno individuato, nel solco della positiva esperienza condivisa con l’originario protocollo del 16 marzo e l’integrazione del 24 marzo, le misure di prevenzione e sicurezza per l’imprescindibile tutela dei lavoratori e della clientela e permettere di far fronte alle crescenti esigenze delle famiglie e delle imprese anche nella ‘fase2’ dell’emergenza Covid-19”.

“Il protocollo – sottolinea il presidente del Casl dell’Abi, Salvatore Poloni – rappresenta per i servizi bancari, alla luce delle proprie peculiarità di settore, il riferimento delle regole di prevenzione essenziali per l’operatività al pari di quanto previsto dalle altre associazioni imprenditoriali e le confederazioni sindacali il 24 aprile per le imprese produttive industriali e commerciali”.

Per questo motivo “il protocollo sarà tempestivamente trasmesso al presidente del Consiglio, ai ministri dei dicasteri competenti e al presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale nonchè alle ulteriori autorità competenti”.

Glv