Il 65% italiani chiede alle imprese di esporsi su temi sociali

"Trasparenza" al centro della tappa di Bari del Salone della Csr

APR 27, 2020 -

Milano, 27 apr. (askanews) -Trasparenza come valore intrinseco dell’impresa: sulla base di questa visione, la redazione sugli asset non finanziari – la dnf – alla quale da alcuni anni sono obbligate le imprese quotate e quelle con più di 500 dipendenti, acquista sempre più la valenza di un impegno verso gli stakeholder per dare concretezza alle scelte di sostenibilità e sempre meno quella di un vicolo burocratico. E difatti sempre più aziende scelgono di rendere noti, oltre ai dati finanziari, anche quelli relativi al proprio impatto ambientale e sociale. Ma non solo: sono di anno in anno sempre più numerose le imprese che scelgono di comunicare i propri asset non finanziari e gli impegni di sostenibilità anche se sono al di fuori del perimetro di obbligatorietà previsto dalla normativa. Si tratta questa di un scelta dettata dal bisogno di rispondere alla domanda sempre più rilevante di trasparenza che viene dai consumatori e dai cittadini in genere, e diventata ancora più pressante in questo periodo di emergenza sanitaria e economica.

Secondo una rilevazione Ipsos, effettuata nei mesi di marzo-aprile 2020, oltre due terzi degli italiani (68%) ritengono che le marche debbano continuare a comunicare anche in questo periodo, adattando però i messaggi all’attuale contesto (64%). Cresce inoltre l’aspettativa che le aziende prendano posizione su temi rilevanti, assumendosi opportunità e rischi di quanto intendono ottenere. Il 65% dei cittadini, rispetto al 46% del 2019, ritiene giusto che le imprese si espongano in prima persona su tematiche sociali rilevanti, oltre a vendere prodotti o a offrire servizi. E il 63%, rispetto al 56% del 2019, ammira quei marchi che si occupano di temi sociali, politici e culturali, anche a costo di dividere l’opinione pubblica. Una riflessione sul rapporto tra comunicazione e responsabilità sociale d’impresa sarà affrontata nella tappa di Bari de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. La più importante manifestazione in Italia dedicata ai temi della sostenibilità continua infatti il suo viaggio tra le regioni per raccontare I volti della sostenibilità.

“L’impegno per la trasparenza e la sostenibilità” è infatti il tema dell’incontro che sarà trasmesso in diretta streaming martedì 28 aprile 2020 dalle ore 16 alle ore 17.30, sulla piattaforma Webex messa a disposizione da CISCO. È possibile partecipare all’evento collegandosi da tutta Italia, attraverso una semplice registrazione a questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-salone-della-csr-e-dellinnovazione-sociale-tappa-di-bari-102980942772

“La trasparenza, il tema affrontato nella tappa di Bari, è un obiettivo per tutte le organizzazioni – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – che sono sempre più ‘case di vetro’ esposte al giudizio degli stakeholder. In particolare alle imprese si chiede non solo di adottare politiche sostenibili ma di condividerle con i pubblici interni ed esterni. Durante le tappe del Giro d’Italia della CSR molte imprese hanno sottolineato l’importanza di migliorare il controllo della filiera e la tracciabilità di processi e prodotti, asset su cui fare leva per ottenere la collaborazione dei portatori di interesse e ritorni positivi dal mercato”.

In apertura dei lavori interverranno Angelo Russo, Delegato Ricerca e Sostenibilità Università LUM, Elbano de Nuccio, Presidente ODCEC Bari, e Mariana Bianco, Coordinatrice FORUM RSI Confindustria Bari e BAT, in rappresentanza dei tre enti che hanno collaborato all’organizzazione della tappa pugliese del Salone.

“Parlare di trasparenza e, soprattutto, efficacia dei dati non finanziari non è solo di estrema attualità, ma è ormai indispensabile – sottolinea il professor Russo – C’è molta confusione al riguardo e la mancanza di uno standard di rendicontazione non finanziaria univoco e riconosciuto non aiuta le imprese. Lo studio che presento offre evidenza di quanto gli attuali standard sono ancora distanti dal garantire un’efficace e veritiera integrazione tra bilancio civilistico e bilancio di sostenibilità. I report integrati non sono ancora un vero strumento a supporto delle decisioni strategiche e l’idea di una reale strategia di sostenibilità corre il rischio di essere vanificata. Ecco perché ho voluto questo incontro che si rivolge a studenti, imprenditori, ma anche dottori commercialisti”.

Durante la tappa barese del Salone saranno condivise le esperienze di alcune organizzazioni che racconteranno il loro impegno per la sostenibilità e come stanno gestendo l’attuale situazione emergenziale in un’ottica di ripartenza. Si tratta di Datamaran, Megamark, Acquedotto Pugliese, Lidl Italia, Apulia Distribuzione, Enel, InfoCamere. Parteciperà inoltre anhe Gianni Bottalico del Segretariato AsviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che farà il punto sullo status quo relativo al raggiungimento dei 17 Goals indicati nel protocollo delle Nazioni Unite.

Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, CSR Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.