Assocalzaturifici lancia piattaforma di vendite online in 50 Paesi

Si chiama www.bdroppy.com, riservata a operatori

APR 20, 2020 -

Milano, 20 apr. (askanews) – Assocalzaturifici ha annunciato il lancio di una piattaforma multicanale grazie alla quale i marchi calzaturieri potranno vendere online a operatori del settore di oltre 50 Paesi, dall’America all’Inghilterra, dalla Germania alla Spagna. Si chiama BDroppy ed è il frutto di una partnership con Brandsdistribution. L’idea che ha portato al lancio della piattaforma è quella di mettere a disposizione di marchi e rivenditori il knowhow di Brandsdistribution, azienda di dropshipping che opera con successo da anni sul mercato mondiale: 12 anni di esperienza, 450.000 rivenditori iscritti nel mondo, 1,2 milioni di visualizzazioni all’anno, oltre 100 milioni di euro di vendite realizzate, spedizioni in tutto il mondo, costumer care in otto lingue.

Per Siro Badon, presidente Assocalzaturifici, “In questo momento segnato dall’emergenza epidemiologica Covid-19, che in ottemperanza alle restrizioni imposte dai vari decreti governativi, ha di fatto portato alla chiusura temporanea dei negozi di calzature e abbigliamento, la collaborazione avviata dalla nostra associazione con Brandsdistribution per portare sulla piattaforma digitale b2b BDroppy i marchi calzaturieri italiani può rappresentare una concreta opportunità per le molte nostre imprese che vantano prodotto di eccellenza ma che non hanno le risorse per emergere autonomamente nell’universo online”.

“La partnership con Brandsdistribution consentirà infatti ai nostri marchi Made in Italy di vendere direttamente i prodotti ottimizzando al massimo gli investimenti pubblicitari e di marketing sfruttando il volano di una piattaforma consolidata come Brandsdistribution in cui operano 450.000 operatori, tra retailer e digital vendor. Il presente del nostro settore e del made in Italy passa inevitabilmente dalle nuove piattaforme. Una realtà cruciale per il retail che non può più limitarsi in fase di vendita alla sola esperienza fisica del prodotto ma che si deve affiancare anche la fruizione delle informazioni da remoto. Non da ultimo questa risorsa tecnologica può aiutare a smaltire gli stock in giacenza che in questo periodo si sono accumulati in maniera più consistente” ha aggiunto.