Coronavirus, Irex: produzione elettrica -5 mld, rinnovabili 42%

Consumi ridotti di oltre il 20%. In 2020 livelli del 2001

APR 15, 2020 -

Roma, 15 apr. (askanews) – Nel 2020 il settore elettrico potrebbe registrare una perdita di 5 miliardi di valore della produzione a causa della paralisi delle attività produttive, che in Italia ha ridotto i consumi elettrici di oltre il 20% da metà marzo. La stima è di Althesys – la società di consulenza per il mercato elettrico, le rinnovabili, l’ambiente e le utility – che anticipa alcuni dei dati dell’Irex Annual Report. Per gli analisti, il rischio a fine anno si traduce in una perdita del 6% rispetto al 2019.

La previsione di 302 miliardi di chilowattora per il 2020 rappresenta il livello di domanda più basso dal 2001. “Il rallentamento della domanda – sottolineano gli esperti di Althesys – favorisce tuttavia le energie pulite, data la loro priorità di dispacciamento, che arriverebbero a soddisfare il 42% del fabbisogno nazionale. A pagarne maggiormente le conseguenze sarebbero soprattutto produttori termoelettrici da fonti fossili come gas e carbone”.

Da questa situazione di crollo della domanda causata dal Covid-19 escono meglio le fonti rinnovabili, che aumentano il loro peso nel mercato elettrico. La copertura della produzione nazionale con le rinnovabili si attesterebbe, così, al 42%, con un sensibile progresso rispetto allo scorso anno, che registrava un 40%.

Ottimista in prospettiva il ceo di Althesys, Alessandro Marangoni: “L’analisi degli investimenti e delle M&A nelle rinnovabili dell’Irex Annual Report 2020, la cui presentazione è stata posposta rispetto al tradizionale appuntamento di aprile, lascia ben sperare. I numeri delle imprese italiane sono in crescita, sia in Italia che all’estero, e numerosi sono i progetti in itinere e che potranno svilupparsi nei prossimi mesi, una volta terminato il lockdown. Di riflesso, anche il sistema elettrico, al di là della temporanea riduzione della domanda, potrebbe uscirne senza dover perdere asset strategici e con la prospettiva di una pronta ripresa”.