Coronavirus, Cucinelli: stop dividendo, rivaluteremo in autunno

"Ricavi primo trimestre a -2,3%. L'assemblea slitta al 21 maggio"

APR 9, 2020 -

Roma, 9 apr. (askanews) – Il cda della Cucinelli revoca la proposta di distribuzione del dividendo per affrontare l’emergenza coronavirus. Lo comunica la società, sottolineando che il consiglio di amministrazione ha stabilito anche di far slittare l’assemblea del 23 aprile al 21 maggio. “Nell’ultimo trimestre dell’anno – afferma il presidente e ad Brunello Cucinelli – rivaluteremo la distribuzione del dividendo sugli utili 2019, in caso di riequilibrio del contesto economico globale e con prospettive aziendali positive per il 2021”.

Nel primo trimestre i ricavi netti sono stati pari a 156,7 milioni, con un calo del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il Nord America ha segnato +9,5%, l’Europa -2,2%, l’Italia -13,9%, la Cina -27,1%, il resto del mondo +6,6%.

“L’anno in corso – spiega l’amministratore delegato – è partito molto, molto bene sotto il profilo economico, e si è mantenuto tale fino al 29 febbraio, a eccezione della Cina. Pensiamo che quello di oggi sia un momento fortemente congiunturale, quindi ben diverso da quel 2008, anno critico che invece fu strutturale, dove con difficoltà si riusciva ad avere una visione del futuro”.

“La nostra struttura aziendale – sottolinea Cucinelli – è progettata per una equilibrata crescita nel triennio 2020-22. In questo momento dividiamo il lavoro in due importanti parti: la prima parte è dedicata con grande attenzione e concentrazione alla gestione dell’anno in corso. Forse dovremo attendere ancora due o tre mesi per avere una visione dell’intero anno, ma nel contempo il portafoglio ordini wholesale autunno-inverno 2020 è molto importante. A tale proposito la forte credibilità dei nostri partner, e speriamo della nostra, ci rende reciprocamente tranquilli”.

“La seconda parte – aggiunge Cucinelli – è dedicata all’importantissima progettazione del prossimo biennio 2021-22, che vediamo molto positivamente per il futuro dell’umanità, e dove immaginiamo di riprendere un’equilibrata e sostenibile crescita della nostra impresa e dell’intero mondo. La priorità quindi è la salvaguardia dell’immagine del brand, della sua creatività, della sua artigianalità e di tutte le competenze del team”.