Filiera Italia: Golden power contro shopping nostre eccellenze

Scordamaglia: liquidità, priorità alle Pmi

APR 6, 2020 -

Roma, 6 apr. (askanews) – “Sì alla Golden Power anche al settore alimentare per almeno un anno della crisi”. Così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, in merito alle misure salva-imprese in discussione in Consiglio dei Ministri.

La crisi in corso ha messo in evidenza la valenza strategica del settore agroalimentare e ha evidenziato come dipendere dall’estero per l’approvvigionamento di materie prime rappresenti elemento di debolezza per il nostro Paese. Secondo Filiera Italia molte industrie alimentari grandi e medie del nostro Paese hanno tecnologia, know how, efficienza e sostenibilità uniche al mondo e capaci di renderle prede ambite di altri paesi.

L’estensione della Golden Power anche al settore alimentare, fortemente voluta da Filiera Italia darà al Governo la possibilità di esercitare diritto di veto su acquisizioni dell’industria del nostro comparto considerate strategiche, non solo per di quote di controllo, ma anche di percentuali superiori al 10% dell’azionariato, anche da parte di Paesi UE fino ad oggi esclusi. “Un no fermo a trasformare la crisi in un invito allo shopping delle nostre eccellenze” sottolinea Scordamaglia.

Filiera Italia, inoltre, propone che accanto alla possibilità che lo Stato intervenga nell’acquisizione diretta di quote di imprese strategiche, venga sostenuta anche con apposite garanzie l’acquisizione di quote di aziende strategiche da parte di altri gruppi industriali di azionariato privato italiano, per favorire processi di aggregazione crescita e rafforzamento di campioni nazionali che facciano da capofiliera. E prosegue il consigliere delegato “Sempre prestando attenzione che non ne approfittino fondi finanziari anche italiani, ma speculativi, che non fanno bene ad un settore come il nostro che ha bisogno di piani industriali a medio lungo termine”.

In merito poi alle misure attese per oggi di sostegno alla liquidità alle imprese Scordamaglia dice che “bisogna aver chiaro che la priorità assoluta va data alle PMI su cui le principali filiere italiane si fondano”. Inoltre ancora prima delle risorse a disposizione è prioritario prevedere procedure automatiche di attribuzione dei finanziamenti basati su garanzia pubblica. Secondo Filiera Italia è necessario semplificare il sistema di rating finanziario attualmente utilizzato, affinché le risorse non rimangano inutilizzate e le stesse banche fermino molte delle istruttorie. “Oggi l’unico rating ammissibile per la concessione della liquidità – conclude Scordamaglia – deve essere quello occupazionale e di continuazione dell’attività”.