Il sottosegretario Manzella: “Ripartire dall’aerospazio”

Intervista a Formiche.net

APR 5, 2020 -

Roma, 5 apr. (askanews) – Ripartire dopo l’emergenza Covid19 a partire dai “settori ad alta innovazione come l’aerospazio, capace di avere ricadute positive e trainanti per l’intera economia nazionale”. E’ quanto ha detto, tra le altre cose, Gian Paolo Manzella, sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, in un’intervista a Formiche.net. Qui Manzella ha commentato “l’ultima novità per la Space economy italiana: la decisione di Cdp Ventue Capital sgr di investire fino a 21 milioni in Primo Space Fund, il fondo che punta a far crescere le start up italiane dell’aerospazio”.

“Un risultato – ha affermato Manzella a Formiche – che è arrivato dopo mesi di lavoro e che apre per l’aerospazio e per tutto il sistema italiano della ricerca un cantiere di lavoro nuovo. L’Agenzia spaziale italiana (Asi) partecipa a pieno titolo in un’operazione con capitale a rischio. E questo è un precedente che può essere di utilità anche per altri enti di ricerca. L’operazione – ha continuato il sottosegretario ” aiuterà a far emergere start up nel settore aerospaziale, andrà a “scavare” nelle Università, i centri di ricerca, gli incubatori alla ricerca di idee imprenditoriali da valorizzare. Ed è un meccanismo per avvicinare le start up digitali a questo mondo, così da usare al meglio i dati che arrivano dallo spazio. Insomma, si porta la creatività digitale a contatto con le tecnologie spaziali: sono sicuro ci saranno risultati importanti. Proprio per questo è iniziativa importante per il sistema economico nazionale ed è un bel segnale che la prima iniziativa del Fondo nazionale innovazione sia dedicata a un settore così all’avanguardia ed evocativo. Porterà fortuna al Fondo”. Sull’aerospazio ha detto: “Nell’ultima Strategia di politica industriale europea, l’unico settore verticale che la Commissione ha indicato è stato l’aerospazio. Una scelta che conferma un aspetto che emerge da qualche anno: la capacità del settore di avere ricadute dirette sull’economia. L’applicazione nella nostra vita quotidiana di servizi basati su dati che riceviamo dallo Spazio è la miglior prova della potenzialità economica del settore. È per questo che ha senso investire nell’imprese aerospaziali (e sostenere la nascita di quelle nuove), soprattutto per un Paese come il nostro che può vantare una filiera completa, dai big alle piccole e medie imprese”. Poi, sul ruolo delle Regioni: “Sono – così sempre Manzella – prima di tutto degli importanti finanziatori. Poi svolgono un ruolo nel sostegno agli attori del territorio. In tal senso, la formula dei cluster regionali è valida”.

Il sottosegretario, in risposta a una domanda ha anche affermato: “Non dobbiamo mai dimenticare che siamo un grande Paese dell’aerospazio. Siamo stati il terzo Paese a lanciare un satellite in orbita (era il San Marco 1, nel 1964, ndr). Vantiamo un’agenzia spaziale tra le più considerate al mondo e grandi attori industriali come Telespazio, Thales Alenia Space, Leonardo e Avio, accompagnati da un panorama di piccole e medie imprese d’eccellenza. L’aerospazio è industria strategica nazionale”.

“Per me- ha concluso Manzella a Formiche.net – il termine (New Space Economy, Ndr.) indica che andare nello Spazio oggi vuol dire guardare alle significative ricadute economiche e tecnologiche importanti che questo comporta, alle applicazioni strategiche nella vita di tutti i giorni. È l’economia che si è aperta ai servizi e ai dati spaziali perché ha capito che possono fare la differenza. Così, vista la possibilità di ritorno, si attiva un meccanismo di investimento che fa bene al Paese”.