Coronavirus, Anglat: stop a impianti carburante è irresponsabile

Romeo (Pres Anglat): inaccettabile forma di protesta

MAR 24, 2020 -

Roma, 24 mar. (askanews) – “Seppur esprimiamo solidarietà agli imprenditori del settore dei carburanti, riteniamo irresponsabile ed inaccettabile la loro forma di protesta, attraverso la chiusura degli impianti di distribuzione di carburanti”. Lo afferma in una nota il Roberto Romeo, Presidente di Anglat, l’Associazione che da 40 anni tutela la mobilità delle persone con disabilità , che precisa “sospendere un servizio essenziale come il rifornimento dei carburanti potrebbe rappresentare un danno irreparabile, non solo per il nostro sistema economico e produttivo già al collasso, ma anche per talune categorie di persone e tra queste le persone con disabilità motorie, per le quali la macchina è il solo mezzo utile a garantire il loro diritto costituzionale alla mobilità”.

Il presidente Romeo chiede quindi alle Associazioni Faib, Fegica, Figisc/Anisa, che hanno annunciato a mezzo stampa il rischio di chiusura degli impianti, adducendo a motivazione la crisi derivante dal Coronavirus, “di ripensare alla a questo atto di protesta, mostrando alto senso di responsabilità e rispetto in questo momento di emergenza nazionale, non chiudendo gli impianti di rifornimento carburanti, evitando così danni sulla vita delle persone ed in particolare di quelle con disabilità e dei loro familiari che potrebbero rivelarsi irreparabili”.