Coronavirus, filiera del vino a Bellanova: misure straordinarie

"Attivare la cabina di regia del settore per iniziative urgenti"

MAR 19, 2020 -

Roma, 19 mar. (askanews) – Per sostenere il settore vinicolo durante l’emergenza coronavirus sono necessarie “misure straordinarie europee e nazionali”. Lo afferma la filiera del vino, che riunisce Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle cooperative, Unione italiana vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi, dopo aver inviato una lettera alla ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova per mettere “nero su bianco le difficoltà che il mondo vitivinicolo sta vivendo” e avanzare al governo “alcune proposte per mitigare i danni subiti”.

Il perdurare dell’emergenza Covid-19 in Italia “e la sua diffusione a livello globale determina una situazione di rilevante difficoltà per l’inevitabile contrazione dei consumi, per la chiusura degli esercizi pubblici, per la sempre più complessa logistica che rallenta qualsiasi tipo di pianificazione delle attività anche di promozione sui mercati internazionali”. A questo si aggiunge “la mancata ricezione negli alberghi, agriturismi e nella ristorazione, che ha sottratto un naturale sbocco per le produzioni nazionali, nonchè un validissimo supporto promozionale dei vini italiani verso gli acquirenti nazionali e stranieri”.

Tutto questo “rischia di creare un eccesso di giacenza di prodotti in cantina a ridosso della prossima campagna vendemmiale e rende particolarmente incerto il contesto, rallentando qualsiasi tipo di pianificazione delle azioni di promozione nei mercati internazionali”. Per affrontare questo scenario “e per portare sollievo al settore, le organizzazioni della filiera hanno proposto alla ministra, nel più ampio spirito di collaborazione, una prima serie di misure”.

In vista del prossimo consiglio dei ministri dell’agricoltura a Bruxelles, “le proposte si muovono, con la richiesta di elaborare una strategia comune di sostegno straordinario al comparto agroalimentare insieme agli altri partner europei, mentre per il settore vitivinicolo si deve partire con una forte iniezione di flessibilità nelle misure già esistenti, tra cui il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli, la ristrutturazione dei vigneti, investimenti e promozione per liberare risorse a favore del settore in modo che possa dare, anche in questo momento di difficoltà, un contributo per il sostegno e il rilancio dell’economia nazionale”.

A livello nazionale la filiera “ha avanzato alla ministra la convocazione del tavolo vino perchè operi come cabina di regia del settore per le iniziative urgenti di supporto”. Per il mondo del vino italiano “è necessario prevedere un ‘Piano Strategico di sostegno all’export vitivinicolo nazionale’ articolato su missioni di settore, piani di comunicazione integrata sui mercati internazionali più ricettivi con previsione di misure straordinarie promozionali e di sostegno alla domanda di vino, sia per il mercato estero che interno, da strutturare con testimonial, opinion leader e ‘ambasciatori’ a livello nazionale e internazionale, oltre che iniziative volte a garantire liquidità alle imprese e snellimento burocratico”.