Mind secondo i ragazzi: centro culturale hi-tech e sostenibile

L'area milanese nelle proposte del Social Innovation Campus

FEB 10, 2020 -

Milano, 10 feb. (askanews) – Utilizzare le tecnologie in contesti culturali ed educativi in applicazioni che abituino le giovani generazioni, fin dall’infanzia, a comportamenti e scelte sostenibili: si comincia con un centro culturale in Mind (l’ex area Expo di Milano). E’ questa l’idea vincitrice dell’hackathon lanciato nel corso del primo Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza in Mind, a proporla i ragazzi del team “Elettroshock”, dell’Istituto comprensivo Breda di Sesto San Giovanni (interclasse 4° e 5°, AR,BI,BN Istituto Tecnico Industriale), con il progetto: “Ul Casinot Verd”. Al secondo posto si è classificato il team “GreenTOSI”, dell’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio (interclasse 4AF clil, 5AF clil, 5 AT, 4 BSFR, 4AI, 4ABI) con il progetto “CO3 – La città su misura per te” che si basa sulla comunione di tre valori che pongono le fondamenta di una comunità innovativa ed inclusiva: CO-nnessione, CO-operazione, CO-ncretezza, investendo in sistemi tecnologici che possano sostenere le attività caratterizzanti la quotidianità sociale e valorizzare i rapporti interpersonali.

La premiazione dell’hackathon (2.500 euro per il primo classificato, 1.000 per il secondo e per tutti i 10 team partecipanti una stampante multifunzione EcoTank 3750 donata da Epson Italia) ha segnato la fase conclusiva del Campus: una due giorni di, confronto, sperimentazione e lavoro sulle ricadute sociali e ambientali dell’innovazione e delle tecnologie nelle città del futur. Al Campus hanno partecipato circa 2.000 persone, 800 dei quali sono stato studenti di diversi istituti superiori di Milano.

Protagonisti delle due giornate, insieme ai giovani, anche i rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, della filantropia, dell’avvocacy per la sostenibilità, della finanza, della tecnologia e, soprattutto, del terzo settore e dell’economia civile. Per i promotori del Campus questa contaminazione tra scienza tecnologia e innovazione sociale rappresenta il futuro delle nuove generazioni e anche un nuovo paradigma economico in cui le organizzazioni del terzo settore e dell’economica civile sono chiamate non solo a svolgere ruoli convenzionali, ma anche ad impegnarsi in segmenti molto alti del processo innovativo.

Sul coinvolgimento dei giovani, delle cooperative e delle imprese sociali si concentreranno le tappe di avvicinamento alla edizione 2021 del Social Innovation Campus previste dai promotori anche in altre aree del paese. Il primo appuntamento sarà “Hack&Go!”, l’hackathon di Bosch e Wind Tre, in collaborazione con Fondazione Triulza e con Concept Reply, dedicato ai temi del 5G, dell’loT e della Smart Mobility. L’iniziativa è rivolta ai giovani innovatori alla ricerca di nuove soluzioni per le città sostenibili e si svolgerà il 22 e 23 aprile presso la Social Innovation Academy in Mind. La prima edizione del Social Innovation Campus ha voluto sperimentare come l’innovazione sociale venga proposta anche dal settore informale, cioè dai cittadini, dalle comunità, dalla società e soprattutto dalle nuove generazioni.

Il primo Social Innovation Campus è stato promosso – in partnership con Arexpo, Lendlease e Istituto Ortopedico Galeazzi – dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui comitato scientifico è costituito da ricercatori di innovazione sociale di diverse Università italiane, realtà della Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di Mind. Hanno condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo hanno sostenuto in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo, UBI Banca ed Epson. L’iniziativa ha avuto il contributo di Regione Lombardia.