Mps: nel 2019 perdita di 1,033 miliardi, pesa revisione Dta

"Nessun impatto sul patrimonio. Risultato operativo +3,3%"

FEB 7, 2020 -

Roma, 7 feb. (askanews) – Mps chiude il 2019 con una perdita di 1,033 miliardi, un risultato in forte peggioramento rispetto all’utile netto di 279 milioni realizzato nel 2018. Lo comunica la banca senese dopo il consiglio di amministrazione sul bilancio annuale. Il risultato negativo è legato all’impatto della revisione del valore delle Dta (-1,2 miliardi), che però non ha effetto sui ratio patrimoniali e sull’operatività dell’istituto di credito.

Il risultato operativo netto è stato invece di 323 milioni (+3,3%), “nonostante i vincoli imposti dal piano di ristrutturazione, grazie a ricavi sostanzialmente in linea con l’anno prima e costi operativi e rettifiche su crediti in riduzione risultato di esercizio prima delle imposte positivo per 53 milioni (-109 milioni nel 2018), inclusivo di componenti non operative negative per 269 milioni”.

“In significativa riduzione – sottolinea il Montepaschi – lo stock dei crediti deteriorati lordi: 12 miliardi di euro alla fine del 2019, con un -74% rispetto a dicembre 2016, e un Gross Npe ratio al 12,4% (era 17,3% nel 2018), superando l’obiettivo di piano del 12,9% al 2021 con due anni di anticipo. Il Net Npe ratio è al 6,8%”.

Confermata anche la “solidità patrimoniale”, aggiunge Mps. Al 31 dicembre 2019 il Common equity tier 1 ratio si è attestato al 14,7% (era al 13,7% alla fine del 2018) e il Total capital ratio è stato pari a 16,7%, contro un valore di 15,2% segnato alla fine di dicembre del 2018.