Antitrust: multe per 228 milioni a Vodafone, Tim, Fastweb e Wind

Per intesa anti-concorrenziale nella vicenda fatture a 28 giorni

GEN 31, 2020 -

Roma, 31 gen. (askanews) – Multe per 228 milioni di euro complessivi da parte dell’Antitrust a Fastweb, Tim, Vodafone e Wind Tre per la vicenda delle fatture a 28 giorni. L’authority ha accertato “un’intesa anti-concorrenziale relativa al repricing effettuato nel ritorno alla fatturazione mensile”.

Le indagini “hanno permesso di accertare che i quattro operatori telefonici hanno coordinato le proprie strategie commerciali relative al passaggio dalla fatturazione quadrisettimanale (28 giorni) a quella mensile, con il mantenimento dell’aumento percentuale dell’8,6%”. Questo coordinamento “era sotteso a mantenere il prezzo incrementato, vanificando il confronto commerciale e la mobilità dei clienti”.

A marzo del 2018 l’Antitrust “aveva adottato delle misure cautelari che, grazie alle specifiche modalità e tempistiche, avevano effettivamente impedito l’attuazione dell’intesa. Infatti, a seguito dell’adozione di queste misure, gli operatori avevano dovuto riformulare le strategie commerciali e ciò aveva determinato una diminuzione dei prezzi rispetto alla rimodulazione annunciata”.

Nell’imporre le sanzioni l’authority “ha bilanciato la necessità che esse abbiano efficacia deterrente rispetto a possibili future condotte concertate tra gli operatori e, d’altro canto, l’esigenza che le stesse non siano ingiustificatamente afflittive”.

Nel fare questo “anzitutto ha tenuto conto della circostanza che gli effetti dell’intesa sono stati evitati applicando per la prima volta delle misure cautelari, che peraltro hanno comportato una riduzione dei prezzi in misura differenziata per i clienti degli operatori oggetto del procedimento prima che il repricing fosse completato”.

L’Antitrust inoltre “ha considerato la specificità delle condotte accertate nel contesto dei mercati delle telecomunicazioni fisse e mobili, nonchè le condizioni di concorrenza del settore, sia in termini di prezzi che di investimenti tecnologici necessari per garantirne lo sviluppo”.