Il salario minimo è una priorità, fiduciosa su ok a norma (Catalfo)

"Italia indietro, abbiamo 5 milioni di lavoratori poveri"

GEN 25, 2020 -

Roma, 25 gen. (askanews) – “Da ministra credo che il salario minimo sia una priorità e credo che ci siano tutte le possibilità che questa maggioranza porti a casa un intervento importante” sul tema. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, intervenendo alla presentazione del volume “Salari da fame” di Marta e Simone Fana a Milano. “Sono molto fiduciosa – ha detto la ministra – e credo che in poco tempo possiamo tornare a casa una norma che non solo tuteli i lavoratori italiani ma anche l’economia e le imprese italiane perché non è che abbassando i salari si aiutano le imprese”.

Per evitare che molti giovani italiani si trasferiscano all’estero l’introduzione del salario minimo, secondo la ministra, “è uno degli interventi possibili, perché diamo più spazio a salari dignitosi, mettendoci in linea anche con altri Paesi europei che hanno già pensato a un’iniziativa” sul tema.

Catalfo registra in Italia “una depressione salariale importante, oltre a una stagnazione salariale, con 5 milioni di lavoratori poveri. L’intento – ha spiegato – è far sì anche che si rialzino i salari, tutti i salari” con “un intervento normativo in linea con quello che si sta discutendo in questo momento in Europa”. La ministra ha citato l’esempio l’iniziativa del Commissario al lavoro e diritti sociali della Commissione europea Nicolas Schmit sul salario minimo.

“Lo scopo è – ha concluso – quello di dare forza e validità ancora più forte alla contrattazione collettiva nazionale e contemporaneamente stabilire una soglia minima al di sotto della quale non si possa andare”.

Int11