Misurazione audience, Audiweb sempre più in difficoltà

Tra nuove richieste di chiarimenti AgCom e numerose disdette

GEN 17, 2020 -

Roma, 17 gen. (askanews) – A luglio dello scorso anno AgCom ha deliberato contro Audiweb bocciando la metodologia Audiweb 2.0, una tecnica di misurazione delle performance web che Audiweb ha attivato in collaborazione con Nielsen e Facebook. Il perché è presto detto: la misurazione dell’audience dei principali editori digitali italiani (misurazione capace di influenzare gli investimenti pubblicitari) viene realizzata facendo transitare i dati dei lettori verso Nielsen e Facebook creando seri problemi di Privacy.

E Facebook, oltre a essere un diretto concorrente degli editori italiani nella raccolta pubblicitaria, è anche un soggetto che, nonostante determini le misurazioni di Audiweb, rifiuta di farsi misurare dalla stessa Audiweb.

A seguito di questa delibera, Audiweb non solo perde lo stato di soggetto misuratore indipendente ma si è vista costretta da AgCom a presentare ulteriori chiarimenti sulla metodologia utilizzata nonché a rendere trasparente e replicabile ogni suo passaggio.

Seppure con ritardo rispetto ai tempi previsti, in autunno inoltrato Audiweb ha inviato ad AgCom un documento di risposta. A dicembre AgCom ha replicato ad Audiweb con un’ulteriore formale richiesta di chiarimenti poiché le possibili soluzioni prospettate da Audiweb vengono considerate parziali e non risolutive.

Non solo: Audiweb viene invitata a presentare chiarimenti anche sull’annunciato inserimento delle performance di Google e Facebook (che come detto non partecipano alla rilevazione) nel nastro di misurazione degli editori? AgCom ha richiesto ad Audiweb di rispondere entro il 20 gennaio.

In parallelo, un numero sempre crescente di soggetti sta abbandonando i servizi Audiweb, tra concessionarie, editori digitali e piattaforme che scelgono di non rinnovare la sottoscrizione. Dal nastro di rilevazioni di Audiweb negli ultimi mesi sono scomparsi player rilevanti come Citynews, Spotify e Subito.it.

Ma il vero segnale del mercato nei confronti di Audiweb arriva dai mancati rinnovi delle concessionarie pubblicitarie che lavorano per svariati editori digitali e che erano solite pagare le iscrizioni a nome di questi editori per ottenere in cambio la rilevazione dell’audience (facendone così uno strumento di vendita). Concessionarie ed editori importanti hanno rinunciato al rinnovo della sottoscrizione soprattutto perché preoccupati dai risvolti legali negativi legati all’assetto privacy e ai rilievi dell’Agcom che sembrano ben lontani dall’essere risolti. Poiché il finanziamento di Audiweb è calcolato e pagato in base ai volumi di audience i mancati rinnovi stanno facendo venir meno un cospicuo flusso economico nella casse di Audiweb. Tra le concessionarie che non hanno rinnovato il servizio si annoverano SportNetwork e il Gruppo Monrif (con le corazzate digitali Giorno, Nazione, Carlino e QN), gruppo editoriale il cui vertice coincide con il vertice della federazione editori. E anche Sky adv, che rappresenta Sky e adnkronos.com.

Tutto questo stravolgimento ha spinto Audiweb a cercare di contenere il danno economico derivante dal non rinnovo delle concessionarie: la strategia messa in atto è quella di proporre il proprio servizio con forti sconti economici.

Infine, l’ultimo piccolo colpo di scena avviene sul fronte della privacy: come detto la metodologia di misurazione di Audiweb prevede il passaggio di dati dei lettori verso Facebook, passaggio di cui è responsabile l’editore. Questo aspetto è ritenuto necessario di un approfondimento sul fronte Privacy/Gdpr e – come annunciato nella delibera di luglio – AgCom ha trasmesso la documentazione relativa ad Audiweb all’autorità competente in fatto di privacy, invitandola ad approfondire nel dettaglio anche questa questione.