Mps rivede valore delle Dta, impatto negativo di 1,2 miliardi

Effetti su utile quarto trimestre, no conseguenze per patrimonio

GEN 9, 2020 -

Roma, 9 gen. (askanews) – Mps rivede il valore delle attività per imposte anticipate (Dta, deferred tax assets) e l’impatto negativo per il gruppo “è stato quantificato in circa 1,2 miliardi di euro” con un “corrispondente impatto negativo sul risultato netto del quarto trimestre 2019”. Lo comunica la banca senese, sottolineando però che non c’è “nessun impatto sui ratios patrimoniali e sulla gestione”.

Con il completamento dell’iter della legge di bilancio 2020, il Montepaschi “ha provveduto alla revisione del valore delle Dta iscritte in bilancio (pari a 3,1 miliardi al 30 settembre 2019), per tener conto degli effetti sui futuri redditi imponibili derivanti dalla reintroduzione dell’agevolazione fiscale Ace (Aiuto alla crescita economica) e dall’evoluzione dello scenario macroeconomico, in linea con quanto già anticipato nei risultati al 30 settembre”.

La reintroduzione dell’Ace “comporta per il gruppo Mps un importante beneficio fiscale prospettico attraverso la riduzione dei redditi imponibili ma, al contempo, la riduzione dell’imponibile fiscale determina una minore capacità di futuro riassorbimento delle Dta (in particolare di quelle derivanti da perdite fiscali), con conseguente riduzione del loro valore iscritto in bilancio”.

In maniera analoga, “la revisione delle stime interne pluriennali dei valori economici e patrimoniali, fatta anche per tenere conto dell’evoluzione dello scenario macroeconomico concretizzatosi nella seconda parte dell’anno, comporta una riduzione dei redditi imponibili attesi futuri rispetto a quanto precedentemente previsto e quindi un’ulteriore riduzione del valore delle Dta iscritte in bilancio”.

Sulla base di stime preliminari, aggiunge la banca, “l’impatto negativo complessivo per il gruppo Mps derivante dalla revisione del valore delle Dta è stato quantificato in circa 1,2 miliardi di euro e sarà contabilizzato alla voce ‘Imposte sul reddito di periodo’, con corrispondente impatto negativo sul risultato netto del quarto trimestre 2019. Non sono attesi invece impatti in termini di ratios patrimoniali, in quanto le Dta iscritte sono già dedotte direttamente dal capitale regolamentare; rimane pertanto inalterata la capacità operativa e commerciale del gruppo nonchè la sua solvibilità”.