No2, no grazie!: cittadini chiamati a monitorare qualità aria

Torna il progetto di scienza partecipata a Milano, Roma, Napoli

DIC 2, 2019 -

Milano, 2 dic. (askanews) – Nelle maggiori aree urbane italiane le concentrazioni di NO2, il biossido di azoto che viene prodotto da tutti i processi di combustione ad alta temperatura come impianti di riscaldamento, motori dei veicoli, combustioni industriali, superano anche del 50% il limite annuo medio previsto dalla legge che è di 40 µg al metro cubo. Per provare a limitare queste emissioni dannose nell’aria, Cittadini per l’Aria lancia la terza edizione di NO2, NO Grazie!, campagna di scienza partecipata tesa a influire sulle politiche locali per migliorare la qualità dell’atmosfera che ci circonda. Il progetto consente quest’anno agli abitanti di Roma, Milano e Napoli (città simbolo di centro, nord e sud Italia), grazie alla collaborazione con Salvaiciclisti Roma e il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli, di partecipare al monitoraggio del biossido di azoto per poi presentare alle amministrazioni cittadine dati utili a supportare l’adozione di nuove misure anti-smog.

I cittadini, le famiglie, una scolaresca, tutti, aderendo al progetto, possono dare il loro contributo per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo registrandosi al sito www.cittadiniperlaria.org. I partecipanti potranno ritirare, a fine gennaio, un kit di misurazione che dovrà essere collocato all’aperto ad una altezza di circa 2 metri e mezzo, seguendo delle semplici istruzioni. La qualità dell’aria può variare in modo significativo su brevi distanze, anche a seconda dell’intensità dei flussi di traffico. L’obiettivo per il 2020 è quello di ottenere una mappatura dettagliata delle aree urbane coinvolte.

Nel periodo di esposizione, previsto per quattro settimane durante il mese di febbraio 2020, il campionatore passivo raccoglierà per assorbimento il biossido di azoto (NO2) nell’aria nel punto prescelto. I campionatori saranno poi analizzati in laboratorio per ottenere i dati delle concentrazioni di NO2 misurate in ciascun punto di monitoraggio. I dati elaborati dai ricercatori del Comitato Scientifico del progetto creeranno un database unico di informazioni preziose che gli epidemiologi utilizzeranno per determinare l’impatto sanitario dell’NO2 nelle tre città e che verrà messo a disposizione delle amministrazioni.

Nelle tre città monitorate la situazione è da allarme rosso: nel 2018 la concentrazione media annua di questo gas altamente inquinante a Roma ha raggiunto 66 µg al metro cubo. Milano e Napoli non stanno molto meglio con rispettivamente medie da 59 a 56 misurate presso le centraline di traffico. A Milano il monitoraggio si estenderà anche all’agglomerato della città come descritto ai fini della zonizzazione sulla qualità dell’aria e a Napoli comprenderà l’area metropolitana e Caserta.