Culatello in cambio di plastica: l’idea del sindaco-chef a Zibello

Per ripulire il bosco fluviale dai rifiuti portati dal Po

NOV 26, 2019 -

Milano, 26 nov. (askanews) – Metti uno chef sindaco già presidente del Consorzio di tutela del culatello di Zibello. Aggiungi un bosco fluviale che per la sua bellezza gli abitanti del posto chiamano Bosco incantato ma che rischia di soffocare tra le plastiche che il Po’ trascina a valle. Nasce così l’iniziativa “Una fetta di culatello di Zibello per un sacco di plastica”, un’idea venuta a Massimo Spigaroli, chef una stella Michelin all’Antica Corte Pallavicina, che da maggio è il primo cittadino della patria del culatello, Polesine Zibello.

L’obiettivo di questo progetto ce lo spiega lo stesso Spigaroli. “E’ un concetto abbastanza semplice: noi abbiamo un comune bello e importante, molto verde che ha generato un prodotto eccezionale: il culatello di Zibello. Ogni prodotto di valore – racconta con la sapienza di chi conosce da sempre questo territorio e i suoi frutti – viene da un microclima particolare, dove ci sono condizioni ambientali che assieme alla gente gli danno vita”. Al tempo stesso c’è un territorio “che è sempre stato molto pulito, che per nostra cultura ambientale è il quinto paese in Emilia Romagna sotto i 5mila abitanti per la raccolta differenziata. In questo territorio però abbiamo circa 400 ettari di golena dove arriva il fiume, c’è dunque questo bosco fluviale immenso e meraviglioso dove arrivano tutti i rifiuti degli altri. Questa è una cosa che non possiamo accettare perchè noi per fare un prodotto importante abbiamo bisogno di un ambiente pulito”.

Così è nato questo progetto che unisce due risorse del territorio, il culatello e il bosco fluviale, per provare a liberarlo dalle plastiche e dai rifiuti che rimangono lì quando le acque del Po si ritirano. Del resto il Po raccoglie la plastica di 20 milioni di persone, del 40% del Pil nazionale, di 4 regioni, 13 province e 6mila depuratori. Nelle ambizioni del sindaco ora c’è il desiderio di coinvolgere nell’iniziativa non solo la comunità locale, con le sue scuole, associazioni, aziende. “Noi vogliamo che venga gente da fuori, da Milano, dai territorio limitrofi – spiega – che mentre visita i nostri boschi fa questa raccolta e alla fine noi li premiamo perchè per ogni sacco di plastica noi gli diamo una fetta di culatello di Zibello”.

Per far partire il progetto, ora bisogna attendere che le acque del fiume si ritirino. “Lanceremo presto delle date perchè questa raccolta verrà fatta nel mese di gennaio, febbraio, marzo e aprile – afferma Spigaroli – Le annunceremo a gennaio sul sito del comune perchè ci sono dei momenti in cui si può entrare nella golena e altri no. Questo sistema diabolico deve finire io. Noi vogliamo dichiarare questo territorio libero dalle plastiche e lo faremo durante un grande evento che è la festa del Culatello di Zibello che giungerà alla 35esima edizione. Vogliamo ottenere questo risultato: avere un territorio pulito”.

Del resto il culatello di Zibello Dop – circa 80mila pezzi all’anno prodotti da 22 aziende del territorio che lavorano solo materie prime provenienti da Lombardia ed Emilia Romagna – “penso abbia bisogno di un territorio pulito – conclude il sindaco – e vorrei che questo fosse un progetto a termine che spero che finisca il prima possibile perchè questo vuol dire che abbiamo un territorio pulito”.