Abi, Patuelli: presidente fino al 2022, poi scarpette al chiodo

"Via quando sei all'apice, me l'ha insegnato ex-portiere Ghezzi"

NOV 18, 2019 -

Ravenna, 18 nov. (askanews) – Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, resterà in carica fino al 2022 e il suo quarto mandato sarà anche l’ultimo. Lo ha assicurato lo stesso Patuelli, che la settimana scorsa è stato invitato dal comitato esecutivo a continuare la sua presidenza ancora per altri due anni, con una ulteriore modifica allo statuto dell’associazione bancaria.

“Ho dichiarato – ha detto Patuelli, alla guida dell’Abi dal 2013 – che per me sarà l’ultimo mandato. Sono abituato a scegliere e il mio obiettivo è appartenere alla riserva con Maurizio Sella (ex presidente dell’Abi, ndr). Poi di cose nella vita ne ho da fare, non sono monotematico. E l’ex-portiere della nazionale Giorgio Ghezzi, un romagnolo, mi ha insegnato che le scarpette al chiodo bisogna attaccarle nel momento del successo, non quando ti declassano gli altri”.

Il numero uno di Palazzo Altieri ha parlato quindi dello scenario attuale in un seminario sul sistema bancario. “Abbiamo fatto ogni sforzo – ha spiegato – per smaltire i costi della crisi, gli Npl, e facciamo ogni sforzo per lavorare con tassi effimeri: mai nella storia europea i tassi erano stati così bassi. Non dobbiamo attenderci la manna dal cielo di aumenti dei tassi e quindi lavoriamo con questi tassi, lavoriamo per lo sviluppo e per l’occupazione”.

“Ma se è scarsa la speranza, se c’è scarsa fiducia – ha aggiunto Patuelli – la gente chiede liquidità. Bisogna invece che si muovano i fattori produttivi per favorire lo sviluppo e anche la fiducia. In Italia c’è più sfiducia di quello che gli indicatori certificano, e questo è un handicap per la ripresa e l’occupazione”.