Ilva, Patuanelli: AM non ha rispettato il piano industriale

"E' un elemento contrattuale, non c'è diritto recesso"

NOV 13, 2019 -

Roma, 13 nov. (askanews) – “L’evidenza” è che ArcelorMittal “non ha rispettato il piano industriale presentato”, che prevedeva 6 milioni di tonnellate di acciaio e non quattro. Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in conferenza stampa sulla vicenda Ilva.

“Questo è un dato certo”, ha ricordato Patuanelli sottolineando che ArcelorMittal “ha partecipato a un bando europeo soggetto a diverse offerte pervenute, in questo caso due”, che sono state valutate nella loro “offerta vincolante” sulla base di quattro elementi: prezzo, fonti di finanziamento, piano industriale e piano ambientale. “Il rispetto del piano industriale è elemento contrattuale”, ha rimarcato.

“Io non voglio pensare a uno scenario post Mittal, ma a una chiarezza anche davanti al giudice per un diritto di recesso che non c’è”, ha proseguito spiegando che un’eventuale braccio di ferro in tribunale “sarebbe la battaglia legale del secolo. Speriamo ci sia un barlume di saggezza che porti Mittal a più miti consigli”.

Patuanelli ha poi ricordato che “anche per una questione ambientale è necessaria la continuità produttiva”. Il ministro dello Sviluppo economico ha ricordato che “deve essere garantita” e se dovesse esserci l’esercizio di recesso la struttura commissariale tornerà a gestire l’area. “Potrebbe succedere molto presto”, ha aggiunto precisando tuttavia che “noi riteniamo non sia così perché non c’è un diritto di recesso come sostiene Mittal. E’ convinzione del Governo che Mittal debba tornare a fare quello per cui si è impegnata”.

Patuanelli ha infine detto che il Governo sta cercando di dare risposte “per risolvere la questione” e il presidente del consiglio Giuseppe Conte “ci ha messo la faccia” andando a Taranto, dove “non è stato accolto così male”.