Coldiretti: dopo accordo Usa-Cina adesso tocchi ad Ue

Prandini: aumenti scattano il 18 ottobre, c'è tempo per un'intesa

OTT 12, 2019 -

Cernobbio (CO), 12 ott. (askanews) – Dopo l’accordo sui dazi trovato dagli Stati Uniti con la Cina adesso si trovi una soluzione anche per la Ue con l’Italia che è fra i paesi colpiti dalla decisione del presidente americano Donald Trump di mettere tariffe aggiuntive  per 7,5 miliardi di dollari sui prodotti in arrivo dall’Europa. Lo ha ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini al Forum internazionale dell’agricoltura a Cernobbio, al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte  e il presidente del Parlamento Ue David Sassoli, in relazione alla tregua sui dazi fra Cina e Usa annunciata dalla Casa Bianca e che prevede il congelamento degli aumenti tariffari su 250 miliardi di beni cinesi. Mentre per l’Europa – spiega la Coldiretti –  la black list del Dipartimento del Commercio statunitense (USTR) pubblicata sul Registro Federale entrerà in vigore il 18 ottobre colpendo con dazi del 25% il Made in Italy sulle tavole statunitensi, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano fino al Gorgonzola ma anche altri prodotti lattiero caseari, salumi, agrumi, succhi e liquori per un valore di circa mezzo miliardo di euro.

“La speranza – sottolinea Prandini-  è che i dazi non siano mai applicati e per questo è necessario aprire subito la trattativa a livello comunitario e nazionale dove una buona premessa al confronto sono le importanti relazioni con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha saputo costruire il premier Giuseppe Conte”. Bisogna scongiurare una situazione che oltre a danni economici diretti – conclude la Coldiretti – comporterebbe la perdita di importanti quote di mercato per il Made in Italy negli Usa considerato che i superdazi Usa su alcuni dei prodotti italiani più rappresentativi spingono il fatturato del falso Made in Italy negli Stati Uniti a 24 miliardi.