Vintag festeggia con Illumia, innovazione per la sostenibilità

Il 12 ottobre la festa evento nell'Illumia building a Bologna

OTT 9, 2019 -

Roma, 9 ott. (askanews) – Vintag, startup bolognese “leader di settore in Italia e pronta per lanciarsi nel mercato mondiale”, ha deciso di festeggiare “aprendo le porte del suo mondo alla città e ai bolognesi”. Un mondo “fatto di vintage, autentico e di qualità, un mondo dove migliaia di persone (oggi 38mila) ogni giorno condividono tra loro la propria passione per il vintage”.

Il vintage, spiega la fondatrice Francesca Tonelli, 37 anni e a capo di un team di 12 persone (tutte under 40 e per l’80% donne) “non è second hand ed è diverso da usato o vecchio”. Un oggetto vintage in passato ha rappresentato una generazione e un’epoca diventando icona di quel tempo. La caratteristica principale di un abito o di un oggetto vintage è proprio il valore che progressivamente ha acquisito nel tempo per le sue doti di irriproducibilità con i medesimi elevati standard qualitativi”.

L’obiettivo della festa è “andare oltre la app” e mostrare ai bolognesi qual è il mondo di Vintag. “Abbiamo deciso di portare gli utenti in un luogo reale – sottolinea Tonelli – dove ci saranno tanti oggetti da vedere, da toccare e da acquistare: dove ci sarà musica, auto incredibili e perfino una piccola sala giochi. Il tutto rigorosamente vintage”.

La festa sarà il 12 ottobre dalle 14 alle 20 nell’Illumia building, in una zona di Bologna che sta cambiando molto velocemente. “Ci piace pensare la nostra sede – afferma il presidente di Illumia, Marco Bernardi – come un hub in cui si possano continuamente incontrare esperienze innovative e testimonianze che possano ispirarci. Quello che ci ha colpito di Vintag è innanzitutto la loro freschezza e, per certi versi, l’incoscienza, la stessa che abbiamo avuto noi quando abbiamo iniziato a vendere energia non facendoci spaventare dai colossi del mercato”.

“Poi ci siamo trovati vicini – aggiunge Bernardi – sul modo di pensare alla sostenibilità: non qualcosa che riguarda soltanto un modo ecologico di produrre energia ma soprattutto un nuovo modo di trattare ciò che ci troviamo tra le mani. Esempi recenti, oltre ai Led, sono la mobilità elettrica offerta ai nostri dipendenti e l’attenzione a non sprecare le rimanenze di cibo a valle dei nostri eventi, buona pratica per la quale abbiamo anche ricevuto il riconoscimento Food for Good”.