Def, Furlan: ci aspettavamo di più, manca svolta sulla crescita

"Ora attendiamo l'apertura di un confronto costruttivo con Conte"

OTT 1, 2019 -

Roma, 1 ott. (askanews) – La Nota di aggiornamento del Def approvata dal governo “è troppo debole su crescita, riforma fiscale e investimenti”. Lo afferma la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, secondo cui “è un fatto sicuramente positivo che si sia sterilizzato l’aumento dell’Iva e che si rilanci la lotta all’evasione fiscale, come aveva richiesto anche la Cisl”.

“Ma il Def – sottolinea la sindacalista – non contiene quella discontinuità nella politica economica che ci aspettavamo e che serve urgentemente al paese sul piano della crescita, degli investimenti, dello sblocco delle infrastrutture, della riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e da pensione. Manca insomma quella svolta che il sindacato unitariamente auspica da più di un anno nella politica economica”.

È insufficiente “la prevista riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori e non si fa alcun riferimento nel Def alle risorse per rinnovare tutti i contratti pubblici. Manca qualsiasi accenno alla necessaria rivalutazione delle pensioni di milioni di persone anziane, così come non ci sono novità sulle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali”.

“Anche sul piano degli investimenti pubblici – aggiunge Furlan – e del rilancio della politica industriale non sono previsti quegli interventi sull’innovazione, sulla ricerca e sulle nuove infrastrutture capaci di dare impulso alla crescita del paese e all’occupazione. Ecco perchè ci aspettiamo ora l’apertura di un confronto costruttivo con il presidente del Consiglio su tutti i provvedimenti che confluiranno nella legge di bilancio. Il vero banco di prova del governo sarà la legge di bilancio”.