Def, Cgil: segnali di discontinuità, ma criticità da correggere

"Da integrare le risorse per il taglio delle tasse ai lavoratori"

OTT 1, 2019 -

Roma, 1 ott. (askanews) – Nella Nota di aggiornamento al Def “rileviamo segnali positivi di discontinuità, ma anche elementi di criticità che dovranno essere corretti nella legge di bilancio”. Lo afferma la Cgil, secondo cui “tra le novità positive e di discontinuità ci sono la programmazione dell’aumento dei salari lordi reali, considerando oltre all’inflazione, prima volta dal 2009, i benefici della riduzione del carico fiscale, attraverso l’intervento sul cuneo”.

Con Cisl e Uil “abbiamo chiesto con forza l’abbassamento dell’imposizione tributaria su lavoratori e pensionati attraverso un aumento della detrazione come elemento di redistribuzione. Il governo prevede nellla Nadef risorse ancora non sufficienti (2,7 miliardi nel 2020, 5,4 miliardi nel 2021) per l’obiettivo dichiarato nel suo programma. Per questo, chiediamo un intervento ulteriore in legge di bilancio per rendere tangibile questa misura già dal prossimo anno”.

“Positiva la disattivazione dell’aumento dell’Iva – spiega Corso Italia – poichè avrebbe scaricato i propri effetti sui redditi bassi da lavoro e da pensione. Altro elemento positivo e di novità è che, per la prima volta da 10 anni, il rapporto deficit-Pil non viene ridotto. Il blocco al 2,2% per il 2020 è importante. Rimane per noi prioritario l’obiettivo di cambiamento delle politiche europee a partire da una revisione del patto di stabilità”.

In termini fiscali, aggiunge la Cgil, “c’è un serio obiettivo di recupero dell’evasione fiscale di circa 7 miliardi strutturali e si abbandona, finalmente, la strada dei condoni. Si potrebbe però fare di più abbassando la soglia del contante, incrociando le banche dati e assumendo personale qualificato nell’Agenzia delle entrate per favorire maggiori controlli”.