Metalmeccanici: piattaforma sindacati per contratto, aumento 8%

Da domani le assemblee, trattativa al via entro fine ottobre

SET 4, 2019 -

Roma, 4 set. (askanews) – Pronta la piattaforma per il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici, con la richiesta di aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali per il periodo 2020-2022. Il documento concordato da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm punta anche “al miglioramento delle relazioni industriali, dei diritti di partecipazione e delle politiche attive, alla valorizzazione della formazione per diventare il contratto delle competenze e alla svolta sull’inquadramento. Vuole rafforzare il welfare integrativo e i temi dell’ambiente, con attenzione particolare al valore fondamentale della salute e sicurezza sul lavoro; attenzione anche al mercato del lavoro e appalti, orario di lavoro, diritti e tutele, salario e percorso democratico”.

“È un contratto importante – afferma il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli – che punta a relazioni industriali partecipative, aumentare i salari. Il cuore delle rivendicazioni è un contratto delle competenze che punta a rendere le competenze dei lavoratori moneta intellettuale per affrontare le grandi transizioni del futuro. Da dopodomani al via le assemblee in tutte le fabbriche metalmeccaniche”.

“L’ipotesi di piattaforma unitaria – spiega la segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David – si pone l’obiettivo di aumentare le retribuzioni dei lavoratori metalmeccanici, ferme da troppo tempo, che sono anche la causa del blocco del mercato interno. L’aumento del salario sui minimi contrattuali e il contrasto alla precarietà sono elementi centrali della piattaforma”.

“È necessario – aggiunge Re David – cambiare i modelli organizzativi delle imprese sui temi del mercato del lavoro, allargando le tutele e i diritti, in particolare negli appalti, e contrastando la precarietà. Occorre valorizzare il lavoro attraverso interventi sulla formazione e sull’inquadramento professionale. E non è più tollerabile un sistema di compressione dei costi che sta sempre più producendo morti e infortuni sul lavoro”.

“Il lavoro – sostiene il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – deve tornare al centro dell’agenda della politica italiana, caratterizzando il futuro rinnovo del contratto dei metalmeccanici con l’aumento dei minimi salariali e delle indennità dell’8%. La richiesta dell’8% non è frutto di improvvisazione ma di un ragionamento che va nella direzione dell’aumento del peso del potere d’acquisto e dei salari dei lavoratori, a fronte di una delle peggiori crisi dal Dopoguerra a oggi”.

Da domani al via le assemblee in tutti i luoghi di lavoro per presentare e votare la piattaforma. Entro la fine di ottobre è prevista l’apertura del negoziato con Federmeccanica e Assistal.