Il Governo vara le correzioni per evitare la procedura d’infrazione Ue

Sì dal Cdm al ddl sull'assestamento di bilancio e a un decreto per migliorare i saldi di finanza pubblica

LUG 1, 2019 -

Roma, 1 lug. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl con l’assestamento di bilancio e ha varato un decreto con misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica.

Secondo quanto si apprende, il provvedimento servirà a destinare i risparmi di Reddito di cittadinanza e Quota 100 alla riduzione del deficit, come stabilisce la legge di bilancio 2019. Secondo fonti governative, il deficit-Pil 2019 verrebbe rivisto a ribasso al 2,04% dal 2,4% previsto dalle ultime stime. Si torna al target faticosamente concordato con la Ue a dicembre dopo la lunga trattativa durante la legge di bilancio.

Il Consiglio dei ministri si era aperto con una polemica, che è sembrata sgonfiarsi poco dopo, fra i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Assente il primo, mentre il secondo ha lasciato quasi subito la riunione, iniziata alle 17.30. Le prime ricostruzioni parlavano di un Salvini irritato dall’attacco di Di Maio, su Facebook, poco prima dell’avvio del Cdm.

Attacco subito smentito dai pentastellati. “Non c’è stato nessun attacco a Matteo Salvini, bensì una richiesta di fare squadra alla Lega sul caso Autostrade, dopo che nei giorni scorsi da esponenti leghisti erano arrivate dichiarazioni pubbliche in disaccordo con la proposta di revoca della concessione. Punto per noi invece fondamentale al fine di fare giustizia verso chi ha perso la vita nella tragedia del ponte Morandi”, avevano fatto sapere fonti M5S.

Immediata anche la replica di Salvini: “Nessuna polemica con Di Maio o altri, abbiamo solo tanto lavoro. Su Autostrade e Benetton, chi ha sbagliato deve pagare, caro e fino in fondo, ma non devono andarci di mezzo migliaia di lavoratori o di piccoli risparmiatori italiani che non hanno colpe. Come per Ilva e Alitalia, non devono essere i lavoratori a pagare per errori di altri”.

Per quanto riguarda la procedura di infrazione Ue il vicepremier leghista ha ribadito che la Lega “non accetta nessuna ipotesi di tagli alla sanità, alla scuola o agli aiuti a famiglie e imprese. Anzi, il nostro obiettivo rimane quello di abbassare le tasse e aumentare gli investimenti, unica via per ridurre il debito”. E ha aggiunto che “non c’è nessun motivo per una procedura di infrazione “da una Commissione europea scaduta e da un’Europa che litiga giorno e notte per dividersi le poltrone a Bruxelles. Sono assolutamente d’accordo col presidente Mattarella, non ce n’è nessun motivo”.