Comune di Milano non aderisce a pace fiscale: “E’ un condono”

Assessore Tasca: "Noi garantiamo equità a chi ha pagato in tempo"

GIU 21, 2019 -

Milano, 21 giu. (askanews) – Il Comune non aderirà alla pace fiscale inserita nel decreto crescita del governo. Lo ha comunicato in una nota Palazzo Marino. L’amministrazione di Milano motiva il suo no a quello che definisce un “condono” per “ragioni di equità nei confronti dei cittadini in regola coi pagamenti”.

L’assessore al bilancio ha spiegato che in giunta non si “affatto sicuri che i cittadini interpretino come una pace fiscale un condono in piena regola perché a questo condono il governo non accosta nessuna nuova misura di contrasto all’evasione fiscale”. Così come nel 2017 l’amministrazione non ha aderito “al condono del centrosinistra”, ha sottolineato Tasca, “per gli stessi motivi, Milano non aderisce neppure a questo del governo giallo-verde. La coerenza del nostro operato risponde alla necessità di garantire l’equità nei confronti di quei cittadini, la maggioranza, che hanno pagato per tempo i tributi e le sanzioni”.

L’uomo dei conti della giunta Sala ha chiesto all’esecutivo “strumenti più adeguati per consentire la riscossione delle somme evase”. Tasca ha proposto al governo di muoversi per garantire ai comuni l’accessibilità dell’archivio unico informatico dello Stato per consentire il pieno accesso alle informazioni sui contribuenti e ha chiesto la semplificazione delle procedure per consentire ai comuni di non doversi avvalere degli ufficiali di riscossione. Inoltre, Tasca ha proposto l’accesso gratuito, anche in via telematica, a tutti i dati rilevanti detenuti da uffici pubblici e da soggetti gestori di pubblici servizi.