Salario minimo, Landini: estendere copertura contratti al 100%

Affrontare tema come se non esistessero lo vediamo come rischioso

GIU 20, 2019 -

Roma, 20 giu. (askanews) – La paga oraria è importante ma affrontare il tema come se i contratti nazionali non esistessero, quando invece tutti stabiliscono dei minimi orari “noi sindacati lo vediamo come rischioso”. Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, interpellato su Radio 24 sull’ipotesi di salario minimo. Meglio regolare la questione estendendo “al 100 per cento” la copertura dei contratti nazionali.

“Come è noto, Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato proposte precise. Io partirei da un punto: nel nostro Paese la situazione contrattuale è un po’ diversa da altri paesi”: il livello di copertura da parte dei contratti nazionali è il più elevato e “supera l’80-85% dei lavoratori”. Secondo Landini nel “ragionare su questa materia, di come tutelare salari e diritti, e determinare condizioni per aumenti salariali, il punto da cui partiamo è che copertura e ruolo dei contratti deve essere estesa al 100% e a tutte le forme di lavoro”, ha detto.

“Certo che è importante la paga oraria. Ma tutti i contratti stabiliscono diverse paghe orarie. Ma voglio chiarire che nei contratti nazionali oltre alla paga oraria ci sono anche le maggiorazioni” su notti e festivi, “il Tfr, il diritto alla malattia, la previdenza integrativa”.

“Quindi – ha concluso il segretario della Cgil – ridurre semplicemente la discussione, come se i contratti nazionali non esistessero, è un modo che noi sindacati vediamo come rischioso”.