Assicurazioni, Ivass: tanti reclami per la sanità integrativa

Panetta: ritardi e carenze, servono più chiarezza e trasparenza

GIU 20, 2019 -

Roma, 20 giu. (askanews) – Molti reclami all’Ivass da parte dei consumatori per i disservizi nella sanità intergrativa. “Nel 2018 – afferma il presidente dell’istituto di vigilanza Fabio Panetta – abbiamo ricevuto molti reclami e segnalazioni, anche di associazioni dei consumatori e di professionisti del settore medico, per disservizi nelle prestazioni di sanità integrativa: ritardi nella presa in carico delle richieste, informazione carente, eccessiva onerosità delle procedure amministrative da seguire e della documentazione medica da fornire”.

“Le lamentele – spiega Panetta nelle Considerazioni sull’attività dell’authority nel 2018 – riguardano compagnie di assicurazione, ma spesso anche soggetti non vigilati dall’Ivass, come i fondi sanitari integrativi e le società di mutuo soccorso o anche i fornitori di servizi sanitari”.

“Emerge chiaramente dalla nostra attività – sottolinea il presidente – che i consumatori spesso non hanno chiaro chi sia il soggetto responsabile della prestazione sanitaria che deve essere erogata e quindi del disservizio: se il fondo, la mutua, il fornitore dei servizi o la compagnia di assicurazione. Nè che abbiano piena consapevolezza delle differenze tra le varie forme di sanità integrativa in termini di regole di funzionamento, presidi di solidità tecnico-patrimoniale e regime dei controlli cui sono sottoposti i diversi operatori”.

“Riteniamo necessario – aggiunge Panetta – rafforzare trasparenza e chiarezza dei contratti sulle prestazioni sanitarie, da chiunque offerti. Si tratta di un tema delicato con importanti implicazioni, anche sociali. Le compagnie assicurative sono chiamate, è nel loro interesse, a profondere il massimo impegno per evitare incertezze o dirimere eventuali situazioni di controversia legate a disservizi”.