Di Maio: il salario minimo si farà, almeno 9 euro lordi l’ora

"Confindustria vuole frenare? Apriamo un confronto, no a scontri"

GIU 16, 2019 -

Roma, 16 giu. (askanews) – Il salario minimo “si farà, perchè è nel contratto” di governo “e perchè già esiste in molti paesi europei”. Lo assicura il ministro del lavoro Luigi Di Maio in un post su facebook. “Nella legge Catalfo (M5S) – sottolinea il vicepremier – prevediamo di fissare per legge una soglia di almeno nove euro lordi l’ora al di sotto della quale non si può scendere. In sostanza, contratti da tre o quattro euro l’ora come se ne vedono oggi non saranno più consentiti, perchè tre o quattro euro l’ora non è lavoro, è schiavitù”.

“Stamani – dice Di Maio – ho letto l’intervista del vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, sul salario minimo. Intanto fatemi dire che è già un bene che si inizi a parlare, finalmente, di diritti dei lavoratori. Veniamo da un’epoca in cui i partiti, specie il Pd, avevano dirottato il dibattito pubblico sull’abolizione dell’articolo 18, sulla privazione dei diritti. Oggi possiamo invece dire di essere tornati a parlare di dignità del lavoratore”.

“Per tornare a Confindustria – evidenzia il ministro del lavoro – non voglio sollevare polemiche o altro, anche se trovo paradossale che ogni volta che qualcuno provi a parlare di diritti ci sia sempre qualcun altro pronto a frenare. A ogni modo nessuno finora ha chiuso la porta, al contrario tutti hanno riconosciuto che un problema legato ai salari esiste”.

“Perchè non sia stato affrontato prima non è dato saperlo – spiega Di Maio – ma ora lo ha fatto il Movimento Cinque Stelle, dopo anni di inerzia, presentando una legge che si rivolge a circa tre milioni di persone tra cui camerieri, giardinieri, pizzaioli, magazzinieri, dipendenti comuni”.

“Non apriamo scontri – aggiunge il vicepremier – apriamo un confronto sano invece per trovare un punto di caduta che, principalmente, abbia lo scopo di restituire dignità ai lavoratori e arginare ogni proposta indecente al limite della schiavitù. Un confronto che porti anche a premiare quegli imprenditori onesti che con il loro sudore portano avanti la nostra economia. I prossimi obiettivi: giù le tasse e stipendi dignitosi”.