Corepla, da Giornate Ricerca soluzioni per l’economia circolare

Due giorni di lavori alla Scuola Sant'Anna di Pisa

GIU 11, 2019 -

Pisa, 11 giu. (askanews) – Una “due giorni” per nuovi saperi, per sviluppare soluzioni condivise, per creare economie competitive e circolari. Obiettivo raggiunto, nel giudizio dei protagonisti, in primis del presidente Antonello Ciotti, per la seconda edizione delle “Giornate della Ricerca” promosse da Corepla in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna che si sono chiuse oggi a Pisa.

Un contributo importante è arrivato dall’intervento del professor Marco Frey, Direttore del Master sull’economia circolare della Scuola Sant’Anna. “Innovazione tecnologica e sostenibilità viaggiano sempre più a braccetto – ha spiegato Frey -. Per una maggiore circolarità occorre trasformare il ciclo di vita dei prodotti/servizi in tutte le loro fasi, a partire dal design per chiudere con il riciclo, mettendo in campo tutta la creatività di cui noi Italiani siamo capaci”.

Nel corso dei lavori, Luisa Lavagnini, Direttore R&D e Innovazione Tecnologica Versalis (Eni) ha invece presentato un progetto per utilizzare polistirene proveniente da raccolta differenziata all’interno della propria filiera produttiva: una nuova materia prima espandibile contenente riciclato che trova impiego nella produzione di lastre isolanti. Si sommano così i vantaggi sul breve periodo del packaging stirenico, utile per il trasporto e la conservazione dei cibi, con quelli dell’applicazione in edilizia in cui l’isolante riduce per decenni i consumi energetici delle abitazioni. “Il progetto di Versalis – ha detto Luisa Lavagnini – assomma l’efficienza a breve termine del packaging con l’efficienza duratura dell’isolamento termico. Questo attraverso un innovativo processo che valorizza l’eccellenza della filiera italiana del recupero, selezione e riciclo delle plastiche post consumo e la tecnologia proprietaria di Versalis per la produzione di polistirene espandibile”.

Teresa Galardi, Sustainability leader di Equipolymers, ha dal canto suo presentato Viridis 25, un PET di grado alimentare che utilizza fino al 25% di PET riciclato chimicamente. Viridis 25 è conforme ai regolamenti europei per le plastiche a contatto con gli alimenti e può essere utilizzato sia nella produzione di bottiglie per liquidi alimentari che nella termoformatura. Per Viridis 25, a maturità del progetto, si prevede un utilizzo di PET riciclato di oltre 30.000 ton/anno.

Ancora, Loredana Giannini del gruppo IDROTHERM 2000 specializzato in soluzioni innovative per la distribuzione di acqua e gas, nel trasporto di fluidi industriali, nell’irrigazione agricola, nel teleriscaldamento, nella geotermia e negli scarichi, con un fatturato di oltre 80 mln di euro e tre siti produttivi, due in Toscana e uno in Lombardia, ha illustrato un innovativo progetto realizzato in collaborazione con il Gruppo Hera SpA. Una tubazione in plastica riciclata per la protezione dei cavi elettrici ad alta tensione e scarico di acque reflue. Sulla base del conteggio dei metri di nuove tubazioni che vengono mediamente posati da Hera nell’arco di un anno, l’utilizzo di plastica riciclata potrebbe garantire un risparmio di CO2 di circa 126,6 ton stimato per la sola rete elettrica.

L’istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito del Progetto Blue Resolution, al cui finanziamento ha partecipato un’azienda locale specializzata in prodotti surgelati, ha presentato SILVER 2, un robot a forma di granchio con sei zampe, progettato e costruito per esplorare i fondali marini e analizzare e monitorare la presenza di plastiche. Marcello Calisti, coordinatore del progetto: “In una seconda fase potremmo ipotizzare di raccogliere i rifiuti per poter dare loro una seconda vita”.

Paolo Fiaschi, responsabile Oil and Products Portfolio Support di Eni Refining & Marketing, si è soffermato sulle attività di Eni nell’ambito dell’economia circolare con un focus particolare sul progetto di gassificazione del CSS (combustibile solido secondario) proveniente dai rifiuti solidi urbani di Venezia in miscela con il plasmix originato dalle attività di selezione Corepla e finalizzato alla produzione di idrogeno che verrà poi utilizzato nella bioraffineria Eni di Venezia a Porto Marghera.

Alessandro Canovai, Direttore generale di Revet, importante azienda toscana di riciclo plastica, ha illustrato il nuovo granulo realizzato valorizzando la componente poliolefinica del plasmix, derivato dagli imballaggi in plastica raccolti in Toscana, utilizzato recentemente anche per la stampa 3D. Spiegando come “Revet sta investendo in ricerca e sviluppo tecnologico per aumentare la quota di riciclo ma allo stesso tempo è necessario investire in comunicazione ed educazione dei cittadini, perché purtroppo in questi ultimi anni stiamo assistendo ad un peggioramento della qualità della differenziata. E senza qualità non c’è riciclo”.