Visco: il Mezzogiorno soffre di più la crisi, laureati in fuga

"Risorse più giovani e preparate emigrano verso il Centro Nord"

MAG 31, 2019 -

Roma, 31 mag. (askanews) – Il Mezzogiorno è stato colpito in maniera più forte dalla crisi economica e i giovani laureati continuano a lasciare il Sud. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali. “Le difficoltà italiane – sottolinea Visco – sono amplificate nel Mezzogiorno, che ha risentito della doppia recessione più del resto del Paese”.

Nelle regioni meridionali “deve innanzitutto migliorare l’ambiente in cui le imprese svolgono la propria attività, in primo luogo con riferimento alla tutela della legalità. È più ampio il ritardo tecnologico da colmare: la quota del valore aggiunto riferibile all’economia digitale, prossima al 2,5%, è inferiore di oltre tre punti a quella del Centro Nord”.

“Nel Mezzogiorno – spiega il governatore – vive circa un terzo della popolazione italiana e si produce quasi un quarto del Pil. Le regioni meridionali stanno subendo un ulteriore impoverimento per l’emigrazione delle loro risorse più giovani e preparate, in massima parte verso il Centro Nord del paese. Negli ultimi 10 anni il saldo migratorio complessivo è stato leggermente positivo, ma si è osservato un sensibile deflusso netto di giovani laureati. È una tendenza che comporta costi sociali immediati e che condiziona negativamente le prospettive di sviluppo”.