“Meno social e più impegno, la politica non si fa con i like” (Confindustria)

Il leader degli industriali Boccia; l'Italia non riparte

MAG 22, 2019 -

Roma, 22 mag. (askanews) – L’Italia “non riparte con lo slancio dovuto, necessario”. Il contesto è quello di una “crescita piatta: a fine marzo abbiamo parlato di crescita zero; pochi giorni dopo il governo ha di fatto confermato la previsione ponendo la crescita allo 0,2 per cento. La Commissione Europea stima lo 0,1”. A lanciare l’allarme è il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, invitando ad “agire” costruendo “un percorso guidato dalla visione di quello che l’Italia è, ma che non riesce ancora ad esprimere, e di quello che potrebbe essere se smettesse di rincorrere facili promesse e recuperasse il senso dell’impegno e del sacrificio”. Il presidente di Confindustria chiede alla politica di progettare e costruire e uscire dalla superficialità. Insomma meno social media e più impegno nel costruire. “La politica deve raccogliere la sfida per il nostro futuro” ha detto Boccia indicando che “un progetto di vita ha bisogno di decisioni capaci di incidere a lungo a nel profondo nel corpo della società anche se al momento possono risultare impopolari”.

“Ma la bulimia di consenso immediato affida ai social la ricerca di una popolarità che si misura in termini di like”. Secondo Boccia il “presentismo imperante è una malattia molto grave perché impedisce di vedere oltre il finire del giorno. La superficialità si fa regola. Noi invece abbiamo bisogno di studiare, costruire, progettare”.Ma Boccia invita anche a “liberarci dal peso di parole che inducono alla sfiducia, che evocano negatività, che peggiorano il clima. Le parole di chi governa non sono mai neutre: influenzano le decisioni di investitori, imprenditori, famiglie. Le parole che producono sfiducia sono contro l’interesse nazionale”.

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