Nielsen, largo consumo: gennaio-aprile 2019 valore vendite +2%

Green a+3,1%, Bio 14,9%. Dati diffusi a "Linkontro 2019 Nielsen"

MAG 16, 2019 -

Santa Margherita di Pula (CA), 16 mag. (askanews) – La tenuta della fiducia dei consumatori, la maggiore attenzione ai temi ambientali e al bio, e la crescita dell’ecommerce sono i fenomeni e le tendenze più evidenti che segnano l’andamento del largo consumo nei primi mesi del 2019 e nell’ultimo anno. Le previsioni vedono un 2019 positivo, ma per il largo consumo si addensano ombre preoccupanti legate alle possibili chiusure domenicali e all’ancor più temuto aumento dell’Iva. E diventa evidente il divario tra il livello di fiducia dei consumatori e quello più basso espresso dalle imprese.

E’ quanto emerge dai dati presentati da Nielsen all’apertura dell’appuntamento annuale organizzato dal Gruppo per incotrare la business community e i principali player del settore, e dedicato per questa 35 esima edizione alla “Build Trust. Rigenerare fiducia per guardare lontano”. Nel periodo gennaio-aprile 2019 le vendite a valore del food nel largo consumo in Italia hanno registrato un incremento del +2,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento complessivo, a totale negozio, è pari al +2% a valore, con una previsione di chiusura dell’anno +1,5% a valore.

“La fiducia degli italiani è stabile, cala solo a quota 68 rispetto ai 70 punti del 4° trimestre 2018, senza segnali evidenti di ritorno ai livelli bassi del passato e in linea con quanto osservato negli altri Paesi europei. Da qualche mese il vero gap è nella fiducia rilevata tra le imprese – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia – Il ruolo del mondo del largo consumo, comunque, rimane centrale nel panorama macro-economico del nostro Paese, anche a fronte di un PIL vicino a crescita zero. Il valore creato in questa filiera non è espressione delle mere esigenze quotidiane dei consumatori, deriva bensì da una crescente ricerca di benessere e servizio tra i prodotti di uso comune. Un insight fondamentale per l’intero settore: vivere bene e concedersi un lusso sono necessità che un carrello della spesa può soddisfare in modo eccellente”.

I primi quattro mesi del 2019 confermano gli andamenti positivi per tutti i prodotti. Le categorie del largo consumo, nel periodo gennaio-aprile 2019, vedono l’incremento per bevande del +3,5%, gelati surgelati a +2,7%, carne +3,2%, pane pasticceria +2,8%, pets +3,0%, gastronomia+salumeria+formaggi +1,8%, cura persona +1%. Inoltre dopo due anni in negativo, nel 2019 tornano a crescere le vendite in promozione, +1,7% a valore, con la pressione promozionale (rapporto tra le vendite promozionate e il totale) stabile al 28,9%.

A livello di aree si osserva una crescita a valore maggiore al Sud e nelle Isole rispetto al resto d’Italia. I valori registrati sono i seguenti: Nord Ovest +2,2%, Nord Est +1,7%, Centro +2,5%, Sud e Isole +2,6%.

Anche tra i produttori assistiamo a cambiamenti significativi nei rapporti di forza, con l’innovazione che continua a svolgere un ruolo chiave per la crescita. Per esempio, l’attenzione ai temi ambientali porta i prodotti del cura casa con claim green a salire del +3,1%. Nello specifico,”meno plastica” +24,5%, “plastica riciclata” +9,6%, “biodegradabile” +7,8%. Un ulteriore dato interessante riguarda il cura persona, dove si riscontra un +14,9% del claim “biologico”.

Una prima mappa dell’offerta online registra circa 830 i punti vendita che nel Paese offrono i servizi click & collect (ordino online e ritiro nel punto vendita) e click & drive (ordino online e ritiro con l’auto). Dalla stessa analisi si desume che i le aree coperte dalla consegna a domicilio – identificate dai cap postali – sono 1.760, cioè il 38% del totale Paese Al netto degli sviluppi dell’offerta online, le vendite mostrano una crescita significativa nel primo quadrimestre 2019 (variazione di fatturato pari a +27,70%), contribuendo per circa lo 0,2% alla crescita complessiva della GDO.

In uno scenario competitivo sempre più esteso, e che offre sempre più scelta al consumatore, il discount però si dimostra il canale più “interessante”: dopo più di cinque anni di crescita continuativa, inizia a configurarsi come un vero e proprio competitor del canale super, investendo in servizio – basti pensare che ormai il comparto del fresco pesa il 35% del totale negozio. Inoltre il canale discount è leader per margine: l’utile prodotto dalle principali aziende discount rappresenta bene il 34,2% degli utili distributivi (fonte Mediobanca).

Riguardo il recente dibattito sul tema delle aperture domenicali, Nielsen ha misurato l’incidenza delle vendite delle domeniche, quantificandole nel 10% del totale, in crescita rispetto al passato. Anche un possibile aumento dell’IVA potrebbe avere effetti negativi sulle vendite del largo consumo, con consumatori pronti ad adottare misure contenitive per neutralizzare gli aumenti di prezzo. (nella foto: Romolo de Camillis, Retailer Services Director di Nielsen Italia nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati all’apertura de “Linkontro 2019 Nielsen”)