Indagine Autoscout: nel 2030 7 su 10 acquisteranno auto..-2

Veicoli a guida autonoma, sarĂ  un processo lento

MAG 9, 2019 -

Milano, 9 mag. (askanews) – I servizi di sharing, già protagonisti nelle metropoli, rappresentano un altro tema controverso: secondo gli esperti, l’attuale sistema non è sostenibile finanziariamente ed in futuro dovranno essere previsti necessariamente nuovi modelli di sviluppo, se se ne vorrà garantirne l’esistenza. Usato settimanalmente solo dal 3% dei consumatori, questo modello di mobilità probabilmente non costituirà mai un’alternativa all’acquisto dell’auto e rimarrà “frammentato”, trovando sempre più spazio nella micro-mobilità cittadina e abbracciando i concetti di sostenibilità e personalizzazione.

Possesso, giocattolo o esperienza? Se nel passato l’auto era concepita principalmente come simbolo di uno status sociale da sfoggiare, gli esperti oggi parlano di un uso sfaccettato dell’auto, come tool e toy nelle metropoli, o come “esperienza” da vivere, che continua a prendere più piede in altri contesti urbani. I consumatori però, restano principalmente legati alla logica del possesso e all’idea che l’auto resterà al centro del concetto di mobilità, tanto che l’80% ritiene che avrà ancora un mezzo di proprietà nei prossimi 10-15 anni. E sono i giovanissimi (18-24 anni) quelli che più di tutti desiderano possedere una quattroruote (92%), rispetto ai “genitori” Boomers (72%).

Per quanto riguarda i motori, l’elettrificazione è in arrivo ma, tuttavia, al momento è un sogno per pochi e le barriere da superare per gli utenti sono molte, riconducibili soprattutto ai costi troppo alti (60%), alla scarsa autonomia e alla mancanza di stazioni di rifornimento (56%). Un futuro con auto elettriche è comunque uno scenario auspicabile per la maggior parte degli intervistati, anche se non così probabile: solo il 38% lo ritiene possibile nei prossimi 10-15 anni, percentuale che non supera il 56% se ci si spinge fino ai 25-30 anni.

Il viaggio della mobilità verso il 2030 si conclude con lo scenario più futuristico possibile, quello della guida autonoma. Un processo lento per gli esperti, che ritengono fondamentale il supporto delle istituzioni soprattutto per la creazione di infrastrutture speciali, necessarie a garantire sicurezza. Allo stesso modo, il traguardo per un’automazione completa è lontano per i consumatori, che nonostante riconoscano tra i benefici certamente un maggior relax nella guida e accessibilità (50%), sicurezza (38%), riconducono grossi limiti nei costi elevati (58%), nelle difficoltà a stabilire le responsabilità in caso di incidente (45%) e nella mancanza di fiducia verso la tecnologia/intelligenza artificiale (44%). Il 91% si dichiara al corrente dei test di auto a guida autonoma, ma solo il 42% giudica positivamente questo tipo di mobilità. Inoltre, la fiducia viene meno man mano che si pronostica un livello full di autonomia nei prossimi 10-15 anni, con percentuali che partono dal 73% a favore, nel caso in cui le operazioni automatizzate siano limitate (ad es. parcheggio), scendendo al 36% se nello scenario ipotizzato il driver umano non avrà più il controllo del veicolo.